L’obiettivo è quello di arrivare a definire uno standard per il carro merci intelligente, vale a dire dotato di sensori e tecnologie di trasmissione dei dati. Ma su questo traguardo, da tutti indicato come il futuro della ferrovia, le imprese ferroviarie europee marciano un po’ in ordine sparso. Una sperimentazione in questo senso è stata lanciata anche da Mercitalia Intermodal e TX Logistik, società del Polo Mercitalia Fs. Un gruppo di carri merci sono stati equipaggiati con una vasta gamma di sensori e tecnologie di comunicazione di diversi produttori, in particolare di Pjm e Nexxiot, gli stessi che sono in sperimentazione da parte di altre imprese europee.
I dati raccolti dai sensori, come la percorrenza chilometrica e il monitoraggio del sistema freno durante la marcia, serviranno come base per mettere a punto un modello di manutenzione predittiva e per migliorare l’operatività. Nei trasporti combinati inoltre l’obiettivo è quello di monitorare costantemente il corretto alloggiamento del perno del semirimorchio e il serraggio della selletta insieme alla condizione del carico. Il progetto pilota di Mercitalia proseguirà fino alla primavera 2023, quando saranno completati i test ed elaborati tutti i dati raccolti.
Senza nulla togliere all’importanza di questa sperimentazione e ai vantaggi operativi che porterà per l’esercizio ferroviario delle merci, resta il fatto che manca un’unica regia a livello europeo per definire lo standard della “ferrovia intelligente”, la carta da giocare per accrescere la competitività del trasporto su rotaia. Già nel 2016 le ferrovie tedesche DB insieme a VTG avevano testato una serie di carri dotati di “freno digitale” in modo da evitare le lunghe procedure di prova freni manuale previste nella composizione di un treno.
Un analogo progetto aveva preso il via nel 2019 in Svizzera da parte di Ffs Cargo insieme a Öbb Rail Cargo Group (Austria), con in seconda battuta l'adesione anche di Mercitalia Rail (Fs italiane). Quasi contestualmente le ferrovie austriache hanno avviato anche un altro progetto, denominato SmartCargo, per dotare oltre 13mila carri di rilevatore satellitare Gps in modo da consentire la tracciabilità del carico in qualunque momento.
Le Ferrovie svizzere intendono investire fino al 2023 circa 80 milioni di euro nei sistemi di automazione. Tra questi c'è l'accoppiamento automatico e la prova freni digitale. Già dall’autunno 2018 alcuni treni del traffico combinato svizzero vengono effettuati con carri Ffs Cargo e Transwaggon muniti di ganci automatici che percorrono le due principali dorsali, quella a nord tra Ginevra e Heerbrugg e l’asse centrale tra Stabio/Lugano e Basilea attraverso il Gottardo. Diversi locomotori da manovra e da treno sono stati così equipaggiati per questo tipo di trazione.
Già nel corso del 2021, VTG Rail Europe, la società tedesca di noleggio carri, ha avviato la sperimentazione per dotare i propri carri a doppia tasca di un sensore messo a punto con la collaborazione di Nexxiot. I sensori, completamente esenti da manutenzione, sono in fase di test su 70 carri a doppia tasca in condizioni operative reali con carichi impegnativi. Se i risultati saranno giudicati soddisfacenti, VTG prevede di aggiornare tutta la flotta di carri tasca con questo sensore entro il 2022.
Piermario Curti Sacchi