L'interesse della Cina di aprire nuove rotte verso il Medio Oriente, con la possibilità di proseguire fino al Mediterraneo (magari aprofittando della ricostruzione della Siria) si unisce a quello dell'Iran di migliorare le comunicazioni verso il Far East. Un passo importante è l'accordo firmato oggi per potenziare, elettrificandola, la ferrovia iraniana tra Teheran e Mashhad, che è la seconda città del Paese per popolazione ed posta nella parte nord-orientale, a pochi chilometri dal confine con il Turkmenistan e l'Afghanistan.
L'accordo è stato firmato dalla banca cinese China EximBank e prevede uno stanziamento di un miliardo e mezzo di dollari, sul totale di 2,56 miliardi previsti per completare il progetto. L'intera somma sarà finanziata dai cinesi: due terzi dal Governo a un interesse basso e un terzo dalla China Export & Credit Insurance. La garanzia per il Governo iraniano è fornita dalla Iran's Bank of Industry & Mine.
L'elettrificazione della linea ferroviaria lunga 926 chilometri permetterà il passaggio di treni da 160 a 200 km/h, riducendo i tempi di viaggio dalle attuali dodici ore a sei ore. Il Governo prevede che nel 2032 su questa linea viaggeranno dieci milioni di tonnellate di merci l'anno. Il programma è stato avviato nel 2012 e nel 2015 i Governi cinese e iraniano raggiunsero il primo accordo di massima sul finanziamento. I cantieri sono stati aperti nel febbraio 2016.
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