Lo schema prevede una rotaia lunga 5300 chilometri, dedicata soprattutto al trasporto delle merci e, in particolare, delle materie prime e prodotti agricoli verso l'Asia. La linea dovrebbe chiamarsi Ferrovia Transcontinental oppure Transoceânica e ha già ottenuto l'approvazione anche del governo brasiliano. Il costo dell'opera dovrebbe aggirarsi sui dieci miliardi di dollari, pagati dal Governo cinese.
Non esiste ancora il tracciato preciso della linea. Secondo fonti di stampa brasiliane, un tracciato di massima potrebbe partire dal porto atlantico di Açu, vicino a Rio de Janeiro, attraversare lo Stato del Minas Gerais e proseguire attraverso Goiás, Mato Grosso e Rondônia. Poi entrerebbe in Amazzonia sino alla frontiera con il Perù nello Stato di Acre. Dopo avere attraversato le Ande, arriverebbe nel porto di Ilo, sull'Oceano Pacifico.
L'attraversamento dell'Amazzonia, all'interno di parti della foresta ancora incontaminate, sta già sollevando forti polemiche, perché la ferrovia potrebbe distruggere non solo un patrimonio naturale unico e fondamentale per l'intero ecosistema mondiale, ma anche le popolazioni che vi abitano. I cinesi sono già coinvolti in un altro progetti di attraversamento est-ovest dell'America, ossia il nuovo canale che dovrebbe collegare Atlantico e Pacifico attraverso il Nicaragua. E c'è già chi parla di un neo-colonialismo cinese.
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