La guerra in Ucraina ha portato a un cambiamento del traffico ferroviario di container tra Cina ed Europa. Secondo i dati diffusi all’inizio di gennaio dalla compagnia cinese China National Railway Group, i treni hanno svolto 16mila viaggi, trasportando container per 1,6 milioni di teu. Ciò significa un aumento del nove percento rispetto all’anno precedente. Bisogna però tenere conto che la società cinese considera anche la Russia come destinazione europea e se la escludiamo la situazione cambia.
Infatti, i dati forniti da un altro organismo, l'Eurasian Rail Alliance mostrano che tra la Cina e l’Europa (esclusa la Russia) nel 2022 hanno viaggiato 386.374 teu, a fronte dei 618.180 teu dell’anno precedente. Di questi, 262.194 teu hanno viaggiato tra est e ovest, con un calo annuale del 30,33%. In direzione inversa hanno viaggiato 124.098 teu, con un calo del 35,14%.
Per il 2023 il traffico ferroviario dipenderà dall’andamento della pandemia di Covid-19 in Cina, che sta già causando il fermo o il rallentamento di numerosi impianti industriali, e della guerra in Ucraina, Paese in cui transitava una parte dei treni in viaggio tra Cina ed Europa.