Anche la ferrovia Torino-Lione finisce sotto l’alta sorveglianza di un commissario straordinario. È questo il risultato della firma del Decreto ministeriale di agosto 2021 con il quale sono state individuate ulteriori 45 opere pubbliche, dopo le 57 di aprile, per le quali viene nominato un commissario che dovrà seguire tutto l’iter per accelerare il più possibile la loro realizzazione. Il Decreto dovrebbe quindi sciogliere definitivamente i dubbi su quello che appariva quasi un enigma.
Sulla documentazione resa pubblica dal ministero Mims (ex Trasporti) ad aprile 2021 in occasione dei primi commissariamenti, la tratta nazionale della Torino-Lione, linea di accesso al tunnel di base del Moncenisio, appariva indicata con un tratto di penna rossa. Peccato però che nonostante la sezione da Torino a Bussoleno fosse evidenziata, non compariva nell’elenco dettagliato e quindi non figurava assegnata ad alcun commissario. È molto difficile pensare che fosse una semplice svista su un documento ministeriale, ma forse il segnale della mancata volontà politica di trovare un accordo su questo itinerario sul quale pesano ancora antichi veti.
Ora però con la seconda tornata di commissariamenti, a quanto pare, si è posto rimedio. I binari sui quali intervenire appaiono comunque già tracciati in quanto viene riproposta l’ipotesi di progetto cosiddetto low cost che aveva ottenuto il consenso all’interno dell’Osservatorio e quindi con la partecipazione degli enti locali, o per lo meno, di quelli che avevano deciso di aderire a questo tavolo di confronto istituzionale.
Partendo da Bussoleno, dove si connette il futuro tunnel di base del Moncenisio (in concessione alla società binazionale Telt), il progetto prevede l’adeguamento della linea storica fino ad Avigliana. Da qui si dovrebbe raggiungere la cintura torinese verso Orbassano attraverso un tunnel, opera sulla quale tuttora non prevale un vasto consenso: la tabella ministeriale non la indica in modo specifico in quanto parla genericamente di “cintura di Torino e collegamento con le opere prioritarie della Torino-Lione”, ma visto l’impegno globale di spesa di fatto non la esclude.
L’altro lotto di interventi di cui dovrà occuparsi il commissario è lo scalo di Torino Orbassano, con gli adeguamenti necessari per farci transitare, curiosamente in uno scalo merci, una linea ferroviaria che serve anche ai passeggeri, seppure con un tracciato dedicato. Torino e il Piemonte hanno sempre imposto questa soluzione come condizione per dare il loro consenso al progetto, con l’obiettivo di valorizzare il terminal intermodale come crocevia naturale della nuova linea internazionale ad alta capacità ma soprattutto per scongiurare il timore che prevalessero altre ipotesi alternative circolate in passato.
L’impegno di spesa di tutti questi interventi in mano al commissario è stimato in 1,913 miliardi di euro. Ma al momento, secondo quanto indicato nella tabella ministeriale, sarebbero disponibili e stanziati solo 160 milioni, sufficienti per le progettazioni.
Piermario Curti Sacchi