I Paesi Bassi lanciano l’allarme sui costi di adeguamento della rete ferroviaria dei corridoi Ten-T. I requisiti stabiliti dall’Europa per favorire il trasporto merci prevedono adeguamenti con costi difficilmente sopportabili a livello nazionale senza un significativo contributo finanziario comunitario. ProRail, gestore della rete dei Paesi Bassi, stima un costo globale per gli adeguamenti previsti non inferiore a 1,6 miliardi di euro, il 60% in più rispetto alle ipotesi formulate nel 2019 per un piano di interventi meno ambizioso. La quasi totalità delle risorse da investire (tra l’85 e il 90%) è destinata ad aggiornare tutta la rete ferroviaria alla circolazione di treni merci lunghi 740 metri secondo il noto standard “modulo 750 metri”. Il resto delle risorse sarà destinato al potenziamento dell’infrastruttura, mentre nella stima dei costi non sono neppure previsti i lavori di manutenzione della rete che vanno valutati e conteggiati a parte.
Secondo ProRail l’attuazione delle nuove regole per i corridoi Ten-T porta grandi vantaggi per l’interoperabilità della rete, ma anche costi non indifferenti da sopportare. Questo perché la revisione del Regolamento europeo amplia la previsione di adeguamento della rete per la circolazione dei treni merci di lunghezza standard e pertanto vanno portati a modulo non solo le linee, ma anche tutti gli scali e i terminal. Inoltre, si prevede un’accelerazione del progetto per il passaggio dal sistema nazionale al segnalamento europeo Ertms/Etcs, rispetto al cronoprogramma stabilito in precedenza, quindi con costi aggiuntivi non preventivati. Su quest’ultimo aspetto si potrebbe aprire una breve parentesi sull’Italia, dove Rfi nel rispetto dei tempi del Pnrr e degli accordi comunitari ha ormai avviato l’implementazione del segnalamento europeo su 4800 chilometri di rete, senza contare le linee AV equipaggiate fin dall’origine.
Per cercare di ridurre i costi e contestualmente accelerare i tempi, il gestore della rete ferroviaria olandese propone di escludere dal piano di adeguamento tutte quelle linee che non sono idonee per la circolazione dei treni merci o comunque non sono utilizzate per questa tipologia di trasporto. Al contrario invece potrebbero essere incluse tratte che hanno una rilevanza nel traffico commerciale in modo da rendere omogenea la circolazione su tutta la rete interessata. ProRail inoltre chiede alle autorità governative di sollecitare i paesi vicini per aumentare gli investimenti in modo da valorizzare al massimo gli interventi che l’Olanda ha in corso o ha programmato sulla rete a valenza transfrontaliera. È questo un chiaro riferimento alla Germania.
Piermario Curti Sacchi