Lavori in corso, ritardi, costi aggiuntivi, cancellazione di tracce, stanno mettendo a dura prova le imprese ferroviarie merci in Europa. A questi ostacoli non si sottrae neppure uno dei principali protagonisti sul mercato continentale, il gruppo DB Cargo, società internazionale appartenente alla principale compagnia ferroviaria tedesca. Per far fronte a questa situazione, oggettivamente difficile, i vertici di DB Cargo hanno messo in atto una complessa strategia di razionalizzazione che comporta anche un’attenta analisi dei costi.
Le ricadute riguardano anche la consociata italiana DB Cargo Italia. In particolare, a essere finita sotto la lente di osservazione è la direttrice che riguarda i transiti attraverso il Sempione con lo scalo storico di Domodossola-Beura. Qui non ha giocato a sfavore solo il quadro economico complessivo, ma le chiusure per lavori pianificate da Rfi che hanno comportato ricadute pesanti sull’attrattività dei servizi ferroviari.
Sulla linea Arona-Stresa, tratta intermedia tra il nodo milanese e il traforo del Sempione, deve essere adeguata la sagoma delle gallerie per raggiungere gli standard richiesti dal trasporto ferroviario intermodale. Per questo motivo, Rfi ha pianificato interruzioni molto pesanti: chiusura totale durante i tre mesi estivi 2024, oltre a interruzioni quotidiane dal lunedì al venerdì nelle fasce orarie 9.00-15.00 e 23.30-4.00 per tutti i restanti mesi dell’anno. Questi vincoli dureranno almeno fino al 2027 e continueranno a causare pesanti perdite di competitività per il trasporto merci con deviazioni su percorsi alternativi che aumentano sensibilmente i costi e riducono la qualità dell’offerta alla clientela.
Questo quadro complessivo ha comportato una drastica scelta da parte di DB Cargo su Domodossola, nonostante questa sede fosse un insediamento storico per la consociata italiana delle ferrovie tedesche. Oggi dal Sempione passano soprattutto i trasporti di argilla che dalla Germania raggiungono il distretto della ceramica in provincia di Modena. A partire dal 2025, questi servizi saranno dirottati sulla direttrice del Gottardo per evitare le interruzioni per lavori, anche se questo avrà un’inevitabile ricaduta sulle risorse umane con il conseguente spostamento di sede per il personale che opera nello scalo ossolano.
Gli insostenibili aggravi per le imprese ferroviarie merci causati dagli investimenti infrastrutturali in tutta Italia, senza adeguati ristori compensativi, sono stati più volte segnalati al ministero dei Trasporti e a Rfi, sia da parte delle imprese, sia delle associazioni di settore come FerCargo e FerMerci. Il cargo ferroviario sta perdendo volumi, vanificando tutti gli sforzi che hanno portato nel decennio 2010-2020 a un aumento intorno al 20% del trasporto su rotaia. L’amara osservazione degli operatori è che, a lavori infrastrutturali conclusi e quindi con una rete potenziata e più efficiente, il rischio è quello di non avere più traffici che la percorrano.
Piermario Curti Sacchi