L’ultimo in ordine di tempo a entrare nel parco mezzi di Dinazzano Po è stato a metà gennaio 2021 un locotrattore diesel della Colmar, azienda specializzata nella produzione di mezzi per trazione e manutenzione ferroviaria. Il trattore, a dispetto delle dimensioni e della massa contenuti, può trainare in manovra a bassa velocità un carico fino a 3200 tonnellate. Questo mezzo viene utilizzato nello stabilimento della Barilla a Parma per le attività di movimentazione dei carri sopra le fosse di scarico mostrando le sue doti di potenza e maneggevolezza.
Il locotrattore Colmar amplia il campo d’azione di Dinazzano Po, la società costituita nel 2002 dall’Azienda dei trasporti di Reggio Emilia, oggi Tper, che nel 2012 ha acquisito la licenza di impresa ferroviaria merci. La società si occupa della gestione degli scali ferroviari merci della provincia di Reggio Emilia e più precisamente Dinazzano Scalo, ubicato nel comune di Casalgrande nel cuore del distretto ceramico di Sassuolo, e Guastalla San Giacomo, situato nella bassa reggiana, al servizio di un bacino di piccole e medie imprese con differenti attività. Dinazzano Po è diventato uno dei più importanti scali ferroviari emiliano-romagnoli con un volume di merci movimentate intorno ai quattro milioni di tonnellate l’anno attraverso 7800 treni e un valore di produzione che sfiora i 30 milioni di euro.
Il parco mezzi è ormai ampio e diversificato e supera le trenta unità. Tra gli ultimi acquisti ci sono stati tre locomotori da manovra del gruppo 744 della famiglia EffiShunter 1000 della società ceca Cz Loko, potenti macchine diesel elettriche da quasi 900 kW che possono operare anche accoppiate, adatte sia ai servizi di manovra sia di linea, in quanto dotate dei sistemi di bordo per percorrere anche la rete Rfi (e predisposte per il segnalamento Etcs).
Tper e Dinazzano Po sono state le prime imprese italiane a noleggiare o acquistare i locomotori prodotti nella Repubblica Ceca. Per i servizi di linea spiccano le locomotive D284 ed E483. La prima è una diesel da 2800 kW appartenente alla famiglia Eurolight di produzione Stadler (in precedenza Vossloh) omologata da Rfi con il segnalamento nazionale Scmt, la seconda appartiene alla famiglia Traxx di Bombardier e, con i suoi 4200 kW, è la macchina più potente a disposizione dell’impresa emiliana.
Dinazzano Po non ha solo ampliato e diversificato il parco dei mezzi di trazione, ma ha investito anche su carri e casse mobili di nuova concezione. Come gli ottanta carri acquisiti da Touax Rail caratterizzati da un pianale più corto di quello standard che insieme a un impianto frenante di nuova generazione li rende molto meno rumorosi. Le casse mobili dedicate al trasporto di materiali inerti senza dispersione di polveri sono di grande capacità consentendo così di trasportare lo stesso quantitativo di merce con una lunghezza del treno inferiore, cosa utile per ridurre il numero di manovre negli scali. A febbraio 2021 ha stretto un accordo con l’Università di Modena e Reggio Emilia per monitorare le emissioni inquinanti dei mezzi diesel anche per studiare l’uso di carburanti alternativi.
Piermario Curti Sacchi