Se oggi fosse aperta all’esercizio Rail Baltica, la ferrovia ad alta capacità pensata per creare un corridoio diretto tra le repubbliche baltiche e la Polonia e quindi verso l’Europa centrale, per raggiungere l’Ucraina non bisognerebbe fare i conti con il passaggio attraverso la Bielorussia, un paese legato a Mosca e pertanto, in questo periodo, ostile alle relazioni con l’occidente. Con qualche difficoltà in più, un aumento dei costi e una catena logistica più complicata da gestire, comunque già oggi una soluzione è possibile trovarla. È quanto sta sperimentando dalla fine di aprile 2022 Ltg Cargo, la compagnia ferroviaria lituana e principale operatore merci nell’area baltica.
La fitta rete di relazioni commerciali in questa vasta area geografica è testimoniata dall’esistenza di due specifiche filiali merci della capogruppo lituana, Ltg Cargo Polska e Ltg Cargo Ukraine, nate proprio per sviluppare il trasporto su rotaia in Polonia e in Ucraina. Fino allo scoppio delle ostilità in Ucraina il passaggio attraverso la Bielorussia rappresentava la strada più naturale anche dal punto di vista degli standard ferroviari. Ora si pone il problema di trovare un’alternativa per non penalizzare i traffici nei confronti di un paese, come l’Ucraina che dispone di numerosi beni, come le risorse minerarie o i prodotti agricoli, soprattutto grano, tanto da essere definita “il granaio d’Europa”.
Anche se Rail Baltica è ancora un progetto in fase di realizzazione, una positiva coincidenza è stata quella dell’apertura all’esercizio nel corso del 2021 di un rinnovato collegamento ferroviario tra Kaunas, nel sud della Lituania sede di un importante terminal intermodale, e la Polonia. Questa relazione adotta lo scartamento internazionale invece di quello largo di tipo russo che caratterizza le ferrovie di molti Paesi ex sovietici. In questo modo è possibile comporre un treno merci che senza rotture di carico, dalla Lituania, attraverso la Polonia riesce a raggiungere l’Ucraina. Qui entra in gioco il terminal di Medyka al confine polacco-ucraino, mentre la Lituania può svolgere un ruolo di primo piano nelle relazioni economiche dell’Europa centro-orientale attraverso il porto di Klaipėda.
Ltg Cargo all’inizio del 2022, quindi in tempi non sospetti, ma con una certa lungimiranza, aveva annunciato un piano di investimenti da 47 milioni di euro da parte della filiale polacca per aumentare il parco rotabile, sia dal punto di vista dei carri specializzati nei servizi intermodali, sia per quanto riguarda il potenziamento dei mezzi di trazione. Per la Lituania, la Polonia rappresenta il principale paese di sbocco commerciale e corridoio naturale per raggiungere il centro Europa, in attesa che con Rail Baltica le potenzialità dei trasporti possano trovare una risposta definitiva.
Piermario Curti Sacchi