La crisi di Fret Sncf, la società per il trasporto merci della compagnia ferroviaria statale francese, costretta a un drastico piano di ristrutturazione non solo finanziaria ma anche aziendale, come era prevedibile e del resto anche annunciato, ha avuto come conseguenza quello di aprire le porte ad altri operatori. La parte del leone secondo una previsione che si è puntualmente avverata la stanno facendo le ferrovie tedesche, sia attraverso la società che opera sul mercato francese, vale a dire DB Cargo France, sia attraverso la filiale di Deutsche Bahn.
Ma le novità non mancano perché all’inizio del 2025 DB Cargo France intende avviare due servizi di trasporto combinato, uno tutto all’interno della Francia, spezzando il tradizionale monopolio in passato difeso strenuamente dalle ferrovie francesi, l’altro lungo il promettente corridoio merci verso il Regno Unito attraverso il tunnel della Manica.
Il primo servizio è considerato a corto raggio in quanto copre un percorso poco più lungo di 300 chilometri e collegherà Metz e Nancy, nella Francia Orientale, con Valenton, il polo merci a sud di Parigi dove hanno sede numerose società di trasporti intermodali come Novatrans, Hupac, T3M. Sono già previste cinque frequenze settimanali destinate al trasporto di casse mobili. Secondo la stampa francese, DB Cargo France stima di raggiungere il pareggio di bilancio già dopo il primo anno di attività nonostante una politica tariffaria molto attenta per allineare il prezzo del trasporto su rotaia con quello dell’autotrasporto.
Sempre all’inizio del 2025, DB Cargo France ha pianificato una nuova relazione intermodale tra Parigi-Valenton e Daventry nella contea del Northamptonshire, a una sessantina di chilometri a sud-est di Birmingham. La particolarità del servizio sarà la trazione garantita in Francia da un potente locomotore diesel, grazie al quale saranno agevolate le manovre nel terminal di Calais. La società delle ferrovie tedesche in seguito a questi nuovi servizi intende potenziare in modo significativo la propria flotta di mezzi di trazione elettrici. La quota del trasporto intermodale a fine 2024 dovrebbe raggiungere il 40% rispetto al 27% del 2023.
DB Cargo France attende il 2025 anche perché nei primi mesi dell’anno dovrebbe essere finalmente ripristinato il collegamento ferroviario attraverso il Frejus tra la Francia e l’Italia. Smentendo il parere di chi considera questa linea di montagna superata e non più competitiva, le ferrovie tedesche la pensano diversamente a tal punto che potrebbero arrivare a muovere anche più di una trentina di treni la settimana. Secondo le dichiarazioni aziendali raccolta dall’agenzia specializzata RailFreight la chiusura della linea transfrontaliera tra Lione e Torino sta causando un danno di un milione di euro al mese in trasporti persi.
Piermario Curti Sacchi