Il programma di ristrutturazione di DB Cargo, la divisione merci di Deutsche Bahn, prevede l’eliminazione di circa cinquemila porti di lavoro, in ambito amministrativo e operativo. Lo ha annunciato all’inizio di dicembre 2024 l’amministratore delegato della società, Sigrid Nikutta, precisando che la riduzione avverrà entro il 2029. Questa cifra è quasi il doppio di quella di 2.300 esuberi, che venne concordata con i sindacati a ottobre 2024e. Il dirigente ha precisato che già nel 2024 hanno lasciato volontariamente l’azienda un migliaio di persone, mentre 650 hanno ricevuto altre offerte di lavoro all’interno del Gruppo DB e settecento dovrebbero aderire a un programma di uscite volontarie. Resterebbero quindi circa 2.650 posizioni da eliminare nei prossimi cinque anni.
La ristrutturazione ha lo scopo di raggiungere il pareggio di bilancio entro il 2026 e dovrà farlo perché la Commissione Europea ha stabilito che Deutsche Bahn, essendo controllata dallo Stato, non potrà più compensare le perdite delle sue controllate. Nel 2023 DB Cargo ha registrato perdite per 497 milioni di euro, nonostante un aumento del fatturato.
L’annuncio di Nikutta ha allarmato il sindacato tedesco Evg, che ha accusato la dirigenza della società di non essere affidabile nei suoi impegni, riferendosi a quello di ottobre 2024 sulla riduzione di 2.300 unità. La sigla ha anche espresso il timore che la riduzione del personale di DB Cargo possa spostare le merci dalla strada alla rotaia e che questo è un segnale negativo per la transizione dei trasporti verso modalità più sostenibili.