L’obiettivo è fissato per la fine del 2024. Entro quella data dovranno entrare in servizio commerciale, quindi non sperimentale, i primi locomotori da manovra senza conducente nella flotta delle ferrovie tedesche DB Cargo. Il contratto firmato a novembre 2021 prevede lo sviluppo dei sistemi di bordo dei mezzi di trazione adatti alla localizzazione e alla conduzione automatica con tecnologia Ato (Automatic Train Operation). L’incarico è stato assegnato a Railergy, società di Augusta specializzata in questi interventi, che dovrà implementare le nuove tecnologie sui locomotori secondo la codifica “grado di automazione 4” che comprende l’intelligenza artificiale.
Molti mezzi da manovra di DB Cargo sono già dotati di radiocomando, in pratica possono essere comandati a distanza, ma sempre e comunque da parte di un operatore. Qui invece il salto in avanti arriva fino alla condotta senza conducente, neppure in remoto, a tal punto da consentire lo smistamento dei treni negli scali quasi in modo del tutto automatico.
In una prima fase si prevede l’utilizzo dei locomotori da manovra automatizzati nelle operazioni di smistamento all’interno degli scali ferroviari, ma si sta già ipotizzando il loro uso anche in altri compiti di manovra esterni all’areale ferroviario come i terminal merci e i porti. La prima applicazione operativa riguarderà lo scalo di smistamento di Monaco-Nord dove gradualmente tutta la movimentazione sarà automatizzata.
La tecnologia sviluppata da Railergy consentirà la determinazione della posizione esatta del locomotore all’interno dello scalo, il controllo puntuale della trazione e della frenatura, il monitoraggio della velocità e del raggio operativo della macchina in modo sicuro con il riconoscimento dei segnali di manovra e di eventuali ostacoli anche non previsti. Grazie all’uso congiunto di misurazioni fisse e satellitari è prevista una tolleranza nelle manovre mai superiore a 50 cm.
La tecnologia consente di rilevare oggetti e sagome abituali, come un carro merci, ma in caso di ostacoli imprevisti o comunque non standardizzati interviene l’ausilio dell’intelligenza artificiale. Ovviamente tutti questi apparati devono essere omologati e certificati per essere ammessi nel normale esercizio ferroviario. Il progetto “Locomotiva da manovra automatizzata” insieme a quello “Prova automatica dei freni” si basa su finanziati del ministero federale dei Trasporti e dell’Infrastruttura digitale attraverso il programma Future Rail Freight Transport con 30 milioni di euro l’anno dal 2020 al 2024.
Rispetto alla manovra radiocomandata da terra è un deciso passo in avanti. Finora una delle esperienze più avanzate, che possiamo definire una fase intermedia, è quella messa in atto dalle svizzere Sbb Cargo. Utilizzando il radiocomando l’operatore della manovra può governare e controllare la composizione del treno, ma con un vantaggio ulteriore: i sensori e le telecamere aggiuntivi, oltre alla trasmissione video in diretta, lo informano attraverso il radiocomando con schermo integrato se il percorso davanti al locomotore è libero per il movimento della manovra. L’operatore viene così avvisato della presenza di ostacoli, di qualsiasi sagoma anche minima, con segnalazioni visive e acustiche.
Piermario Curti Sacchi