Le ferrovie tedesche hanno bisogno di un profondo risanamento. E non solo dell’infrastruttura ferroviaria, dove si sta già lavorando per grandi lavori di manutenzione straordinaria, ma anche sul versante economico. Lo stabilisce il programma denominato S3, che ha l’obiettivo di tornare all’utile entro il 2027 e che sarà discusso il 18 settembre 2024 dal Consiglio dei supervisori. Nel primo semestre del 2024 i ricavi sono calati del tre percento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, toccando i 22,3 miliardi di euro, con una perdita netta dopo le tasse di 1,2 miliardi di euro (erano 71 milioni nel primo semestre del 2023). Solo gli scioperi hanno contribuito alle perdite per 300 milioni di euro. Per la fine dell’anno, si prevede che i ricavi saranno 45 miliardi, due in meno rispetto al 2023.
Deutsche Bahn ha già avviato azioni per recuperare le perdite. La più nota è la vendita di parte del ramo logistico DB Schenker, che però è quello che con i suoi utili sta riducendo le perdite della capogruppo. Il resto dei provvedimenti è in un documento di 110 pagine, che sta circolando all’interno del Gruppo. Un capitolo delicato sarà quello del personale, il cui costo stimato per il 2024 (34,3 miliardi di euro) sarà superiore a quello previsto (28 miliardi). Già nel 2023 si parlò di una riduzione e la questione potrebbe tornare di attualità.
Intanto il Governo chiede misure rapide. All’inizio di settembre, il ministro federale dei Trasporti, Volker Wissing, ha aumentato la pressione sulla compagnia ferroviaria anche sul tema dell’efficienza, che negli ultimi mesi è stata deteriorata sia dai cantieri per la manutenzione straordinaria, sia da altri problemi, come quello al sistema informatico, che il 7 settembre ha causato forti ritardi nella Germania centrale.