Le anticipazioni dei giorni scorsi affermavano che la ferrovia tedesca avrebbe ceduto la divisione DB Schenker Logistics, ma una nota diffusa dal gruppo il 28 luglio 2015 precisa che la società logistica sarà "parzialmente privatizzata", insieme con DB Arriva, ma senza precisare come e quando. Questo progetto fa parte di una più ampia ristrutturazione dell'intero gruppo. "DB sta diventando più snella, veloce ed efficiente e ancora più indirizzata ai clienti", spiega il Ceo Rüdiger Grube, presentando i risultati e il riassetto, già approvato dal Supervisory Board.
La riorganizzazione di Deutsche Bahn è articolata in sei punti. Il primo prevede la riduzione da otto a sei dei membri del Group Management Board. Il secondo riguarda l'assorbimento di DB Mobility Logistics (società sorta per una possibile Ipo, mai avvenuta) nella holding DB AG. Col terzo punto le strutture Technology, DB Systemtechnik e Safety e Quality Management saranno assegnate alla nuova divisione Infrastructure, Services e Technology; Procurement e IT saranno assegnata alla divisione Finance/Controlling, mentre Environment entrerà nella nuova divisione Economic, Legal and Regulatory Affairs Division.
Il quarto punto modifica i compiti del Management Board e ciò implica anche la fusione tra DB Schenker Rail e DB Long Distance e di DB Regio e DB Sales nella nuova divisione Traffic and Transport. "Ciò permetterà di concentrarci meglio sulle attività ferroviarie in Germania". Col quinto punto, il gruppo raggruppa tutte le attività di servizio nel DB Global Service Center, con l'obiettivo di aumentare la trasparenza, il costo e l'efficienza. Il sesto punto è quello che prevede la parziale privatizzazione di DB Schenker Logistics e DB Arriva, per acquisire nuove risorse finanziarie.
Questo processo di ristrutturazione inizierà già il 1° agosto 2015 e dovrebbe portare a una riduzione dei costi di cento milioni di euro nella fase iniziale, che diventeranno ben 700 milioni entro il 2020. Un secondo passo, che inizierà nella seconda metà dell'anno, prevede la ricerca di nuove sinergie.
La società ha anche presentato i dati della prima metà del 2015, un periodo tormentato da scioperi e maltempo, che hanno causato fermi e ritardi, con un costo di circa 500 milioni di euro. Il fatturato del semestre è stato di 20 miliardi di euro, con un incremento di 266 milioni (+1,3%) sullo stesso periodo dell'anno precedente. L'Ebit è stato di 890 milioni, con una riduzione del 18,2%. Questo caso, secondo i vertici dell'azienda, è casato dagli scioperi, che da soli sono costati 252 milioni. Nel secondo semestre, afferma il CFO Richard Lutz, si prevede un Ebit di due miliardi.
Scioperi e maltempo hanno penalizzato anche il trasporto delle merci. Il traffico è stato di 48,9 miliardi di tonnellate per chilometri, con un calo del 6% sullo stesso periodo dell'anno precedente. L'azienda ha anche comunicato che 31 agosto rassegnerà le dimissioni Alexander Hedderich, Ceo di DB Schenker Rail.
Le attività logistiche di DB Schenker sono invece cresciute nel primo semestre. I numero delle spedizioni terrestre è aumentato del 3,8%, quello delle spedizioni aeree dell'1,1% e i contratti di logistica del 6,6%. L'unica flessione si registra nelle spedizioni marittime, calate del 3,5%. Anche in questo settore ci sarà un cambiamento al vertice: Jochen Thewes, l'attuale Ceo della regione Asia Pacifico , diventerà dal 1° settembre Ceo di Schenker AG e della divisione DB Schenker Logistics.
© TrasportoEuropa - Riproduzione riservata
Segnalazioni, informazioni, comunicati, nonché rettifiche o precisazioni sugli articoli pubblicati vanno inviate a: redazione@trasportoeuropa.it
Puoi commentare questo articolo nella pagina Facebook di TrasportoEuropa
Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità sul trasporto e la logistica e non perderti neanche una notizia di TrasportoEuropa? Iscriviti alla nostra Newsletter con l'elenco ed i link di tutti gli articoli pubblicati nei giorni precedenti l'invio. Gratuita e NO SPAM!