L'emergenza migranti al confine di Ventimiglia rischia di mettere in difficoltà l'operatività e la sostenibilità economica del collegamento fra Marsiglia e il Nord Italia operato dall'impresa ferroviaria genovese FuoriMuro. Secondo quanto riferisce l'amministratore delegato della società, Guido Porta, nelle ultime settimane un elevato numero di migranti ha preso d'assalto i treni diretti in Francia mettendo in serio pericolo la propria incolumità e la regolare operatività dei servizi di trasporto.
"La situazione sta diventando sempre più critica perché non viene gestita dalle autorità competenti", spiega dice il numero uno di FuoriMuro. "I nostri treni diretti in Francia sostano al parco ferroviario Roja di Ventimiglia prima di varcare il confine e in prossimità dello scalo ferroviario è stata allestita un'area destinata ai migranti. Da quando alcuni hanno capito che i nostri convogli sono diretti a Marsiglia è cresciuto il numero di coloro che nelle ore notturne sale a bordo del treno nascondendosi sui carri cisterna carichi di Gpl o all'interno delle casse mobili dopo aver tagliato i teloni".
Evidenti i rischi sia per la sicurezza del carico sia per l'incolumità dei passeggeri, senza trascurare il fatto che questi stessi "viaggiatori abusivi" quando sorpresi dai verificatori spesso reagiscono con aggressività ritardando la partenza dei convogli. "Abbiamo denunciato il problema alla Polfer ma ci è stato risposto che non hanno risorse sufficienti per risolvere la questione e abbiamo portato il tema all'attenzione anche della Regione Liguria e di RFI ma ognuno di questi interlocutori o non ha mezzi o non può intervenire", prosegue spiegando Porta. "Ci siamo rivolti anche al Prefetto per chiedere di ingaggiare guardie private ma pare che solo una a Ventimiglia abbia i requisiti necessari per svolgere questo tipo di servizio e la società di vigilanza in questione al momento non è disponibile e non lo sarà almeno fino a ottobre".
FuoriMuro sta cercando una soluzione per scongiurare rischi maggiori (tra cui possibili atti terroristici) e al tempo stesso intende porre fine a una situazione che fino ad oggi le è già costata oltre 100mila euro. Fra le ipotesi ci sarebbe anche la deviazione del treno che collega Marsiglia e il Nord Italia (Castelguelfo e Mortara) attraverso il valico di Modane, ma già in passato questa soluzione si era rivelata difficilmente sostenibile dal punto di vista economico. "Spero che si trovi il modo di intervenire perché stiamo parlando di treni merci che viaggiano a oltre 100 km/orari e che spesso trasportano merci pericolose. Insomma si tratta di un'emergenza che non si può e non si deve ignorare", conclude il numero uno di FuoriMuro.
Nicola Capuzzo
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