“Stiamo lavorando sodo per rendere le ferrovie autonome! Sfortunatamente, la nostra soluzione non è ancora disponibile. Non esitate a contattarci se volete saperne di più sulla nostra tecnologia Full self-driving per il trasporto ferroviario”. È con questo annuncio contenuto nel proprio sito aziendale che la Otiv, una società con sede a Gent in Belgio, con prudente realismo ma anche con uno sguardo ottimista rivolto in avanti, annuncia quello che sarà il prossimo passo verso la conduzione autonoma dei treni e in particolare di quelli merci. Otiv è una start-up che si occupa a 360 gradi di automazione nei trasporti e finora ha studiato e proposto soprattutto soluzioni tecnologiche di assistenza alla guida, ma ora si appresta al salto in avanti.
Gli specialisti belgi hanno stretto un’intesa con la società olandese Mobility42 e con la malese Rail Systems Engineering per arrivare a definire un prototipo operativo da sviluppare insieme a un’impresa ferroviaria europea. Otiv si è prefissata un tempo massimo di due anni e ha prenotato l’utilizzo della Betuweroute, la linea ferroviaria merci ad alta capacità che collega Rotterdam con il confine tedesco a Zevenaar. Qui sarà testato il primo treno merci autonomo in composizione pesante.
Le condizioni della Betuweroute sono ideali in quanto in questa fase si potranno sfruttare in tutta sicurezza le caratteristiche di questo corridoio ferroviario senza rischi di interferenze. Non a caso questa linea è stata usata anche in passato come banco di prova per testare diverse soluzioni tecnologiche in quanto non è costellata da stazioni, non presenta passaggi a livello e offre numerosi attraversamenti protetti per la fauna selvatica in modo da azzerare il rischio di eventuali investimenti.
Il treno merci autonomo, indicato dall’azienda belga come livello tre (Otiv.Three) fa tesoro dell’evoluzione tecnologica costituita dalle due fasi precedenti. In particolare, nella prima (Otiv.One) era stato messo a punto un dispositivo per il rilevamento remoto degli ostacoli che può equipaggiare soprattutto i locomotori da manovra. Test con esiti positivi sono stati condotti insieme alle ferrovie francesi Sncf, alle tedesche DB e alle olandesi NS e ProRail.
In seguito, è stato messo a punto un sistema di assistenza alla guida (Otiv.Two) che in una prima fase si è deciso di testare su tram e veicoli ferroviari leggeri in collaborazione con imprese di trasporto spagnole. Ora arriva la sfida più impegnativa, quella di garantire la guida autonoma di un treno merci pesante in piena linea e non in un semplice raccordo. Questo progetto viene sviluppato insieme al consorzio Remoot e utilizzerà nelle prove la Betuweroute dove si testerà sia la guida completamente autonoma, sia il controllo remoto del treno. Otiv ha già trovato investitori finanziari a supporto del progetto a dimostrazione dell’interesse legato a questa innovazione tecnologica. Inutile sottolineare i possibili vantaggi in termini di riduzione dei costi per una tradotta merci senza conducente guidata da una sala operativa a distanza.
Piermario Curti Sacchi