Il trasporto ferroviario merci in Italia è sull'orlo di una crisi senza precedenti, con gravi ripercussioni per l'intero sistema industriale e le economie locali. Lo affermano le associazioni di categoria Fermerci e FerCargo, che hanno lanciato un appello urgente al ministero dei Trasporti, affinché intervenga tempestivamente per evitare conseguenze potenzialmente disastrose. In una lettera congiunta, i presidenti delle due associazioni, Clemente Carta e Mauro Pessano, hanno espresso la loro preoccupazione per le "condizioni insostenibili" in cui gli operatori del settore sono costretti a lavorare, sottolineando come la situazione sia diventata ormai insostenibile.
La crisi attuale è aggravata dalle continue interruzioni delle linee ferroviarie, dovute ai lavori del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che si protrarranno fino al 2026. Secondo la lettera, tali interruzioni hanno già causato una riduzione della capacità di trasporto superiore al 50% nel 2024, con picchi dell'80% durante i mesi estivi. A peggiorare ulteriormente la situazione, si aggiungono le chiusure dei valichi alpini, tra cui il Frejus e il San Gottardo, che stanno avendo un impatto devastante sull'intero sistema logistico italiano.
Le conseguenze di questi disagi non si limitano solo ai trasporti, ma si estendono a livello economico, con un calo del traffico merci ferroviario del 3,2% nel 2023 rispetto all'anno precedente e una previsione di ulteriore calo del 6,7% nel 2024. Il danno economico stimato per il 2024 è di circa 90 milioni di euro, con prospettive altrettanto cupe per i due anni successivi. Questi numeri allarmanti evidenziano una situazione critica che, se non affrontata prontamente, potrebbe compromettere il futuro delle imprese del settore e dei circa 15mila lavoratori impiegati.
"In questo contesto non solo viene impedito lo sviluppo del settore e il riequilibrio modale, ma si rischia di compromettere l'integrità e il futuro delle imprese e dei lavoratori coinvolti". Le due associazioni hanno ribadito la loro disponibilità a confrontarsi con le istituzioni competenti per individuare e attuare immediatamente le soluzioni necessarie a superare questa crisi”, concludono Carta e Pessano nella loro lettera.