La Svizzera volta pagina. Una delle immagini più classiche dei treni merci nella confederazione elvetica presto resterà solo negli album fotografici. La tradizionale composizione definita "a dieci assi", vale a dire con due locomotive a trazione multipla, una quattro assi accoppiata a una sei assi, sarà sempre più rara. Ffs Cargo International, la società svizzera delle ferrovie federali che opera lungo i corridoi europei, ha ordinato a Siemens venti esemplari del gruppo Vectron MS che saranno dati in gestione alle ferrovie attraverso un contratto di noleggio a lungo termine da parte della società SüdLeasing. È già prevista un'opzione per altre venti macchine. Il contratto prevede anche un servizio pluriennale di assistenza e manutenzione da parte di Siemens.
Le Vectron MS sono locomotive multisistema e possono circolare senza limitazioni in Germania, Austria, Svizzera, Italia e Paesi Bassi (da qui la sigla data dal costruttore DACHINL). Per questo saranno impegnate soprattutto lungo il corridoio merci Reno-Alpi. Hanno una potenza di 6,4 MW, equipaggiate con il sistema di controllo interoperabile europeo Ertms-Etcs oltre ai sistemi di sicurezza nazionali. La consegna è prevista tra la fine del 2019 e la metà del 2020. Saranno quindi tutte operative con l'apertura della galleria di base del Ceneri nel dicembre 2020, opera che completa il progetto AlpTransit lungo l'intero corridoio del San Gottardo.
Sarà quindi possibile offrire la trazione ferroviaria tra l'Italia e i Paesi Bassi senza cambiare locomotiva e in prospettiva anche il personale di condotta, fatti salvi i tempi di guida dei macchinisti. I treni merci caratterizzati dalle "dieci assi" (Re 620 accoppiate a Re 420, secondo la vecchia massima svizzera "otto assi sono pochi, dodici assi sono troppi") resteranno, ma ancora per poco, nei servizi interni svizzeri, sempre più soppiantate dalle moderne e potenti locomotive elettroniche.
Piermario Curti Sacchi
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