L’11 luglio 2022 la Filt Cgil ha diffuso una nota in cui afferma che a maggio e giugno le avarie della rete ferroviaria italiana sono aumentate del dieci percento, “creando enormi disservizi agli utenti per il ritardo dei treni, che è aumentato del 150% rispetto alla media del 2019-2021 sulla rete alta velocità e del 15% sull’intera rete”. Secondo il sindacato, “alla base di questa situazione ci sono evidenti ritardi nella programmazione della manutenzione così come sul nodo di Firenze, sulla velocizzazione dell’alta velocità e su come Rfi sostiene lo shift modale del settore merci”. Chiede quindi che Rfi si concentri sulla manutenzione dell’infrastruttura.
La Filt critica anche la riconfigurazione dei poli per area settoriale prevista dal Piano industriale del Gruppo FS: “Riteniamo che l’attività del trasporto merci che comprende il trasporto marittimo di tir e mezzi gommati sia ricompresa nel polo logistica piuttosto che sotto Rfi così come sarebbe più opportuna ricollocare il trasporto veloce di passeggeri tra Messina e Reggio nel polo passeggeri. Questa potrebbe essere la chiave di volta per risolvere finalmente il dumping salariale applicato ai lavoratori marittimi della società Blu Jet che, per conto di Rfi, garantisce i collegamenti per i passeggeri appiedati sullo Stretto di Messina”.