Il nuovo contratto è stato firmato da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Taf, Fast Confsal e Orsa Ferrovie da parte sindacale e da Agens e Cncp da parte imprenditoriale, dopo nove mesi di trattativa. In una nota, Ferrovie dello Stato rileva che questo rinnovo "armonizza sempre più le discipline contrattuali con le novità normative introdotte dal legislatore su temi importanti come cessione volontaria delle ferie, congedi anche per le unioni civili, congedi per le donne vittime di violenza".
L'azienda aggiunge che il testo rafforza il sistema di welfare aziendale e prevede contributi per la previdenza complementare e ulteriori interventi sull'assistenza sanitaria integrativa. Per quanto riguarda il salario, le parti hanno raggiunto un accordo per un aumento medio mensile, a regime, di 102 euro, attivando anche indicatori di produttività e redditività per il premio di risultato 2016. Inoltre, i lavoratori riceveranno un'una tantum di 600 euro per la vacanza contrattuale, essendo scaduto il CCNL il 31 dicembre 2014. Il nuovo contratto nazionale scadrà il 31 dicembre 2017 e interessa 80mila lavoratori.
Nel trasporto ferroviario delle merci il rinnovo del CCNL contiene novità nella utilizzazione degli equipaggi, che rendono più flessibile l'uso dei treni. "Per il Gruppo FS Italiane, le novità normative nel settore del trasporto merci consentiranno di accompagnare il percorso di sviluppo che il Piano Industriale 2017-2026 ha disegnato per il nuovo Polo delle merci e della logistica", commenta FS. La società ferroviaria e sindacati hanno firmato anche un accordo di procedura per cedere la Divisione Cargo di Trenitalia a Mercitalia Rail e il relativo accordo quadro per le tutele dei lavoratori.
Salvatore Pellecchia, segretario nazionale della Fit-Cisl chiama in causa anche le ferrovie private: "A questo punto le aziende associate a Fercargo, Ntv e Sncf Voiage Italia non hanno più alibi, perché nei mesi scorsi hanno rivendicato parità di trattamento con l'ex monopolista in termini di accesso all'infrastruttura e agli spazi e a questo punto devono firmare i contratti di confluenza nel CCNL da applicare ai loro dipendenti che da anni aspettano e che sono coloro che realmente hanno contribuito all'affermazione sul mercato di tali imprese".
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