L’Europa guarda alla Turchia come un interessante corridoio ferroviario di transito, tanto da investire con le sue varie istituzioni importanti risorse per il potenziamento e l’ammodernamento della rete principale. E nello stesso tempo Ankara aspira a diventare sempre più un ponte tra Asia ed Europa, favorendo nuove rotte commerciali alternative a quelle che vedono il passaggio a nord.
Del resto, il conflitto in corso tra Russia e Ucraina ha fatto emergere in primo piano il ruolo diplomatico della Turchia che ormai intende chiaramente sfruttare questa opportunità per muoversi a tutto tondo non solo dal punto di vista della visibilità politica, ma anche e soprattutto con l’ambizione di giocare le proprie carte sul piano economico.
Limitatamente alla rete dei trasporti, già a luglio 2022 c’era stato un accordo quadro con i tre Paesi confinanti, Bulgaria, Ungheria e Serbia per potenziare e interconnettere la rete ferroviaria. A distanza di poco più di un anno arriva un importante sostegno da parte di UK Export Finance, l’agenzia governativa di credito all’esportazione del Regno Unito. L’istituzione inglese ha concesso un finanziamento di 680 milioni di sterline (790 milioni di euro) per realizzare una nuova linea ferroviaria ad alta capacità nel sud della Turchia.
La nuova direttrice, lunga poco meno di 290 chilometri, collegherà Mersin, il secondo porto per container più grande della Turchia con Gaziantep, il maggiore centro dell’Anatolia meridionale. La linea tocca anche le città di Adana e Osmaniye che messe insieme alle altre due superano i cinque milioni di abitanti.
La nuova ferrovia costituisce un’alternativa a quella storica, non elettrificata e dal tracciato non più adeguato alle esigenze attuali. Obiettivo delle autorità turche è quello di favorire la modalità ferroviaria in alternativa al traffico merci su strada. L’area attraversata è altamente industrializzata e pertanto la nuova infrastruttura può aumentare la competitività dei trasporti insieme a una riduzione dei costi.
Responsabile dei lavori di costruzione della Mersin-Gaziantep è Rönesans Holding, una società turca di costruzioni e investimenti che opera nello sviluppo immobiliare e nell’impiantistica industriale, ma vedrà in campo anche aziende britanniche in quanto una delle clausole per la concessione del finanziamento è proprio quella di coinvolgere nel progetto anche le società inglesi. Già avviati i negoziati tra Rönesans e le aziende britanniche che si impegneranno soprattutto nelle forniture impiantistiche e nelle tecnologie.
La nuova linea ad alta capacità avrà un traffico misto, passeggeri veloce e merci, e rappresenterà una svolta per tutta la regione turca meridionale. In pochi anni la Turchia sta conoscendo uno sviluppo considerevole della propria rete ferroviaria, passata da una situazione ottocentesca all’alta capacità.
Piermario Curti Sacchi