La compagnia ferroviaria pugliese Gts, attualmente nelle mani della famiglia Muciaccia che la ha fondata, assume un assetto internazionale grazie all’ingresso del fondo d’investimenti lussemburghese Marguerite II, che acquisirà il 25% del capitale tramite l’acquisto di quote e un aumento di capitale. Le parti non hanno comunicato l’importo della transazione e hanno spiegato che l’aumento di capitale servirà per attuare gli investimenti programmati dalla società ferroviaria. “Il nostro obiettivo è raggiungere una posizione di leadership in Europa, ma per farlo necessitiamo di investimenti massivi in asset per circa 120 milioni di euro nei prossimi cinque anni”, dichiara Alessio Muciaccia, amministratore delegato di Gts, aggiungendo che “in questo quadro si inserisce la partnership con il fondo infrastrutturale Marguerite. Vediamo all’orizzonte un’incredibile opportunità di sviluppo amplificata ancora di più dagli obiettivi in chiave di sostenibilità del piano Next Generation EU”. Gts ha fatturato lo scorso anno 111,1 milioni di euro, metà dei quali in ambito internazionale, producendo un Ebidta di 22,3 milioni. Ottocento clienti hanno affidato alla società ferroviaria 104mila spedizioni, usando un parco rotabile composto da venti locomotori elettrici, 350 carri e 2450 container.
Il managing partner di Marguerite, Michael Dedieu, afferma che “questo investimento si adatta molto bene alla nostra strategia di investimento in piattaforme infrastrutturali sostenibili che contribuiscono alla riduzione delle emissioni di CO2 e alla promozione del trasferimento modale dei trasporti. Gts è leader nel settore e l’accordo con Marguerite garantirà significative opportunità di ulteriore espansione". Marguerite ha uffici in Lussemburgo e Parigi e gestisce tre fondi: Marguerite Fund (710 milioni interamente investiti), Marguerite Pantheon SCSp (con partecipazioni un energie rinnovabili e trasporti in Europa) e Marguerite II SCSp, con dotazione di 745 milioni.