Il gruppo Ferrovie dello Stato Italiane è pronto a cedere due scali ferroviari nel Nord Ovest d'Italia da tempo inutilizzati. Lo ha reso noto la controllata Mercitalia Logistics, invitando eventuali operatori interessati a manifestare interesse per gli scali ferroviari di Alessandria Smistamento e Novi San Bovo. La procedura, la cui scadenza è fissata al prossimo 26 giugno, è volta a individuare operatori economici interessati a prendere con contratti di acquisto o locazione le aree anche per periodi di lunga durata (tra 20 e 50 anni).
Fra i potenziali interessati c'è l'impresa ferroviaria genovese FuoriMuro il cui amministratore delegato, Guido Porta, pochi mesi fa aveva rivelato l'interesse del proprio gruppo a rilanciare alcune aree logistiche in Basso Piemonte, più precisamente ad Arquata Scrivia (Alessandria). Parlando degli investimenti necessari per il rilancio aveva precisato che il piano "sarebbe complementare all'attivazione dello scalo di Novi San Bovo che richiederebbe investimenti per 15 milioni di euro". Porta inoltre aveva detto: "La riqualificazione di Arquata e San Bovo potrebbe servire da volano per il successivo sviluppo dello scalo di Alessandria" che richiederebbe "altri 50 milioni di euro".
Nicola Capuzzo
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