Le sanzioni decise dall’Unione Europea contro la Russia possono interessare anche il trasporto ferroviario e potrebbero colpire anche il programma Belt and Road cinese, perché la gran parte dei treni tra Cina ed Europa attraversano la Russia e la Bielorussia. Per ora si parla al condizionale, perché non sono chiare tutte le implicazioni del provvedimento comunitario, che inoltre subisce continue modifiche. Da una prima visione, sembrerebbe che le società europee non possono operare con compagnie ferroviarie russe e bielorusse, che hanno un ruolo fondamentale nella trazione dei treni dalla Cina all’Europa. Il trasporto ferroviario da e per la Russia potrà essere colpito anche dal bando di alcune banche russe dal sistema di scambio delle informazioni sulle transizioni bancarie Swift.
Secondo la testata The Loadstar, lo spedizioniere digitale Flexport ha sospeso le prenotazione per le spedizioni terrestri dalla Cina e ritiene che altri lo seguiranno. Un altro segnale viene dall’associazione britannica degli spedizionieri Bifa, che indica di verificare con i propri assicuratori le coperture per i viaggi da e per la Russia, perché potrebbero subire limitazioni o sospensioni di responsabilità o aumenti dei premi.
In una nota diffusa il 28 febbraio, Geodis comunica che “Il trasporto ferroviario delle merci dall'Asia all'Europa è ancora effettuato attraverso il territorio russo. Mentre gli operatori ferroviari confermano che i loro servizi sono mantenuti, c'è un elevato rischio di ritardi o sospensioni del servizio data la situazione in evoluzione. Raccomandiamo di non prenotare spedizioni ferroviarie tra l'Asia e l'Europa allo stato attuale degli eventi. I nostri team Geodis supporteranno i clienti per identificare soluzioni di trasporto alternative”.