Nonostante le armi siano tuttora le protagoniste della scena in territorio ucraino, il Governo di Kiev non perde tempo nel programmare il futuro del Paese alla luce dei nuovi scenari geopolitici. E in primo piano ci sono le infrastrutture per le quali nulla sarà più come prima. Tra queste figura la rete ferroviaria da adeguare e ripensare in un’ottica sempre più rivolta all’Europa occidentale. In attesa di progetti più ambiziosi e posticipati nel tempo, rientra in questa prospettiva un accordo con la Moldavia per ripristinare un collegamento ferroviario in disuso addirittura da 25 anni, a dimostrazione di come sia repentinamente cambiato l’asse delle relazioni commerciali. Incalzati dagli eventi, i tempi stimati per la riapertura sono molto brevi, si parla dell’autunno 2022.
I lavori saranno concentrati solo sulla sezione ucraina in quanto la linea in teoria parte da Berezino in Bielorussia (nazione legata a Mosca e quindi vista come ostile) e raggiunge Basarabeasca al confine tra Ucraina e Moldavia. Si tratta di ripristinare, ammodernandoli e adeguandoli, 23 chilometri di linea in territorio ucraino ai quali si aggiungono appena 1,2 chilometri in Moldavia.
L’accordo tra i due Governi ha l’obiettivo di facilitare le importazioni e le esportazioni ucraine valorizzando la modalità ferroviaria che finora ha avuto un ruolo di secondo piano. In questo modo l’Ucraina sarà in grado di trasportare i propri prodotti su rotaia direttamente in Moldavia e da qui negli altri Paesi dell’Unione europea.
Con la ricostruzione della linea, la Moldavia acquisirà l’accesso diretto al porto ucraino di Izmail sul Danubio in alternativa allo scalo fluviale di Reni, più congestionato. La regione confinante tra Moldavia, Ucraina e Romania è destinata ad accrescere la sua importanza economica e logistica, finora rimasta abbastanza ai margini. Emerge quindi anche la volontà di mettere in rete i numerosi scali portuali e fluviali presenti: oltre a Izmail e Reni ci sono Odessa, Chornomorsk, Giurgiulesti, Galati, Brăila e Costanza.
Piermario Curti Sacchi