La chiusura della ferrovia del Reno avvenuta il 12 agosto 2017 all'altezza di Rastatt per un cedimento del terreno dovuto alle forti piogge sta creando forti disagi al trasporto intermodale in partenza e arrivo in Italia, anche se la chiusura estiva di molte imprese italiane ha parzialmente attenuato il problema. Che però riesploderà con la ripresa delle attività a settembre, poiché Deutsche Bahn ha annunciato che la linea resterà interrotta fino al 7 ottobre.
La ferrovia del Reno fa parte dell'importante Corridoio merci Rotterdam-Genova su cui ogni giorno transitano centinaia di treni. La sola Hupac fa viaggiare su questa linea 155 coppie di treni la settimana: oltre a quelli per la Svizzera, viaggiano i convogli delle relazioni Benelux-Italia, Germania-Italia e Scandinavia-Italia.
In una nota, la società spiega che "in questo periodo estivo legato al ferragosto in Italia, l'impatto è ancora piuttosto limitato. Diventa pertanto urgente lo sviluppo immediato di deviazioni e alternative, in stretta collaborazione con i partner ferroviari e terminalistici, per poter offrire soluzioni adeguate alla domanda di trasporto in rapida ripresa".
Hupac ha già attuato un intervento d'emergenza valido dal 21 al 27 agosto, con deviazioni e alternative per la metà dei suoi convogli interessati dall'interruzione di Rastatt, una soluzione che per ora soddisfa le esigenze più urgenti. La società ha pianificato 41 deviazioni via Stoccarda, otto via Brennero, cinque via Francia-Sibelit e ha aggiunto nuovi treni tra Busto Arsizio e Singen e tra Busto/Novara e Basilea. Inoltre utilizza la navigazione interna tra Worms e Basilea e sta studiando deviazioni attraverso Tarvisio e Francia Alsazia.
Ma ciò non basta, anche considerando l'alternativa dell'autotrasporto: "Lo scambio di merci tra Germania e Lombardia, Italia centrale e meridionale è oggi gestito per il 50% con il trasporto combinato. Il trasporto ferroviario convenzionale ha una quota di mercato del 10%, mentre la strada copre il 40%. Data l'attuale congiuntura positiva e la conseguente elevata utilizzazione delle capacità di trasporto stradale, la strada non sarà in grado di affrontare il deficit di capacità causato dall'interruzione di Rastatt", spiega la società.
Per affrontare l'emergenza, Hupac propone tre linee d'intervento: mobilitazione di locomotive e macchinisti sui collegamenti a sinistra del Reno in collaborazione con SNCF; ulteriori capacità di tracce sugli assi Brennero e Sibelit; risorse ferroviarie aggiuntive (locomotive, macchinisti, personale di terra) per poter agire in modo efficiente e flessibile in questa situazione eccezionale. Altrimenti, ammonisce, "se non sarà possibile creare capacità supplementari, si verificheranno gravi perturbazioni negli scambi tra Germania e Italia".
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