Anche se appare impossibile recuperare il ritardo accumulato sulla tabella di marcia del progetto Rail Baltica, il corridoio ferroviario che da Tallinn, capitale dell’Estonia raggiungerà la Polonia, c’è da registrare un passo avanti significativo che riguarda uno dei tre Paesi baltici coinvolti, la Lettonia. A novembre 2021 è stata avviata la procedura informativa sul progetto in territorio lettone rivolta ai soggetti interessati che precede la fase dell’appalto. La gara internazionale per i lavori di costruzione gestita da Edzl, l’ente nazionale lituano preposto a questo scopo, si svolgerà in due fasi. Nella prima verranno selezionati i candidati idonei che saranno ammessi quindi alla seconda fase, quella dell’appalto vero e proprio.
La prima scadenza è quella del 28 gennaio 2022, nella primavera dello stesso anno avverrà la selezione finale per concludere la gara entro la fine del 2022 con la previsione di avviare i lavori di costruzione entro il primo semestre 2023. La tratta della nuova ferrovia baltica interessata dalle procedure di gara è quella che si estende per circa 200 chilometri in Lettonia, escludendo il tracciato intorno alla capitale Riga, realizzato a parte. Verrà approntata tutta l’infrastruttura ferroviaria, mentre la parte tecnologica, trazione elettrica e segnalamento seguiranno un’altra procedura.
Rail Baltica è il nuovo collegamento ferroviario ad alta capacità lungo 870 chilometri, finanziato all’85% dall’Unione europea attraverso lo strumento Connecting Europe Facility, per un costo complessivo stimato originariamente in 5,8 miliardi di euro. Il corridoio crea un ponte tra la Finlandia, l’omonimo Golfo e il cuore dell’Europa del nord. Ha anche un profondo significato geopolitico che giustifica l’importante impegno finanziario comunitario, quello di creare il primo corridoio ferroviario trasversale tra le tre repubbliche baltiche, legandole al continente europeo, mentre finora le relazioni ferroviarie erano strettamente connesse con la realtà russa.
Un modo per sottolineare la visione europea è dato anche dalle caratteristiche dell’infrastruttura che adotta lo scartamento standard internazionale invece di quello largo russo tipico della regione baltica, alimentazione elettrica a 25 kV in alternata e sistema di segnalamento europeo Ertms/Etcs. Il carico massimo assiale sarà di 25 tonnellate (il valore più elevato nella classificazione Uic), adatto ai treni merci pesanti che potranno essere lunghi fino a 1000 metri e viaggiare a 120 km/ora.
Piermario Curti Sacchi