L’emergenza sanitaria e l’inevitabile contrazione dei traffici hanno influito, e non poco, sul bilancio delle ferrovie europee. Anche la Svizzera, conosciuta per un’accorta politica dei trasporti su ferro, non è rimasta indenne. Il calo della domanda ha avuto conseguenze finanziarie importanti, ma il servizio cargo è quello che si è difeso meglio, soprattutto sui corridoi internazionali, anche perché non è mai venuta meno l’esigenza dei trasporti di beni essenziali, tra i quali anche i prodotti sanitari. Nel 2020 rispetto al 2019 per le ferrovie federali Ffs i ricavi nel traffico viaggiatori sono diminuiti del 28,9%, mentre quelli del trasporto merci, pur essendo negativi, si sono limitati a una riduzione del 2,4%. Per i passeggeri un altro indice negativo è rappresentato dal numero dei viaggiatori-chilometro, diminuito del 40,6%. Il risultato consolidato del gruppo nel 2020 ha messo in luce una perdita di 558 milioni di euro, a confronto con un risultato positivo di 581 milioni nell’anno precedente. Si tratta della perdita più grave da quando le Ffs sono state scorporate dalla Confederazione per dare vita a una società anonima di diritto speciale.
Anche la puntualità delle spedizioni da parte delle società della divisione Cargo è migliorata rispetto al 2019: era al 91,9%, è salita al 93,5%. A influire positivamente sulla puntualità ha contribuito, oltre alla riduzione dell’affollamento sulla rete, anche una migliore pianificazione dei numerosi cantieri aperti per potenziare l’infrastruttura. In compenso invece è diminuita di 3,4 punti la soddisfazione dei clienti del traffico merci. Nel 2020 si è fatta sentire anche la carenza di personale specializzato che sarà risolta solo nel corso del 2021 con la formazione di nuovi macchinisti. Nel secondo semestre 2020 la Confederazione e il Parlamento hanno approvato interventi di sostegno a favore dei trasporti per arginare le perdite causate dalla pandemia e tra i beneficiari ci sono state anche le imprese ferroviarie merci, senza corsie preferenziali per quelle elvetiche.
Il coronavirus ha messo a dura prova tutti i settori delle ferrovie federali. Ffs Cargo Svizzera ha ottenuto un risultato negativo di 31,4 milioni di euro, mentre Sbb Cargo International ha chiuso a 4,2 milioni, in lieve calo rispetto ai 5 milioni del 2019. Le tonnellate-chilometro nette nel traffico merci sono calate del 2,4% (15.978 milioni di tkm nette contro 16.377 milioni). L’andamento delle due società è stato del tutto differente: al calo delle tonnellate-chilometro di Ffs Cargo Svizzera (–11,9%) si contrappone il lieve miglioramento di Sbb Cargo International (1,6%).
Piermario Curti Sacchi