L’aumento della concorrenza nel trasporto ferroviario delle merci in Europa ha portato effettivi benefici? Secondo una ricerca realizzata dalla Commissione Europea, la risposta è positiva. In particolare, sarebbero tre le conseguenze della liberalizzazione, secondo gli analisti. Uno degli impatti più immediati dell’apertura del mercato ferroviario delle merci è stato la riduzione dei prezzi. Secondo lo studio, la concorrenza ha favorito l'ingresso di nuovi operatori, costringendo quelli già esistenti a rivedere le loro tariffe per rimanere competitivi. Secondo i dati del rapporto, la liberalizzazione del mercato in vari Stati membri dell'UE ha visto una riduzione significativa dei prezzi dei servizi ferroviari, in alcuni casi fino al 20%.
Per esempio, in Germania, i prezzi del trasporto merci su rotaia sono diminuiti in media del 15% dal 2013, anno in cui la liberalizzazione ha preso piede, rendendo questo mezzo di trasporto più accessibile per le imprese. Allo stesso tempo, altri Paesi come la Francia e la Svezia hanno registrato diminuzioni simili, con riduzioni che variano dal 10% al 18%. Questa tendenza si riflette in una maggiore competitività del trasporto ferroviario rispetto ad altri mezzi, come il trasporto su gomma, e permette alle aziende di abbattere i costi logistici.
Oltre al calo dei prezzi, la concorrenza ha avuto un impatto positivo anche sulla qualità del servizio. Gli operatori ferroviari, nel tentativo di attrarre più clienti, hanno investito in nuovi mezzi e in servizi più efficienti. Un esempio emblematico è il miglioramento della puntualità: i ritardi dei treni merci, tradizionalmente uno dei punti deboli del settore, sono diminuiti significativamente in varie tratte europee.
Un caso di successo è quello della Svezia, dove gli investimenti in nuovi materiali rotabili e in infrastrutture hanno portato a un miglioramento della puntualità del 12% dal 2015. Anche in Italia, il mercato liberalizzato ha spinto gli operatori a rinnovare i propri mezzi: il 40% del materiale rotabile utilizzato nel trasporto merci su rotaia è stato sostituito negli ultimi cinque anni, con un netto miglioramento in termini di affidabilità e capacità.
Con il miglioramento della qualità del servizio e la riduzione dei prezzi, la domanda di trasporto merci su rotaia è cresciuta. Il rapporto evidenzia che, dal 2011 al 2019, la domanda in alcune tratte chiave è aumentata del 154%, come nel caso della linea Praga-Ostrava nella Repubblica Ceca, dove il mercato liberalizzato ha attratto un numero sempre maggiore di clienti.
In Austria, la tratta Vienna-Salisburgo ha visto un aumento del 25% della domanda tra il 2013 e il 2016, grazie all’introduzione di nuovi operatori e a un incremento del 40% delle frequenze giornaliere. Questi risultati testimoniano come la maggiore competitività abbia reso il trasporto ferroviario una scelta sempre più appetibile, sia per la sua efficienza che per il minor impatto ambientale rispetto ad altri mezzi di trasporto.
Bisogna segnalare che questa ricerca non riflette le tendenze più recenti, che vedono un rallentamento del trasporto ferroviario su rotaia, a causa dell’aumento dei costi e soprattutto di seri problemi sulle infrastrutture d’importanti Paesi, tra cui la Germania, che stanno causando ritardi e deviazioni. Ciò ovviamente riguarda tutti gli operatori, pubblici e privati, ma può seriamente ostacolare i vantaggi rilevata dalla ricerca della Commissione Europea, almeno sul breve termine.