Il corridoio ferroviario ad alta capacità che dall’Ungheria, attraverso la Romania, raggiungerà il porto rumeno di Constanța (Costanza), uno dei maggiori scali mercantili del Mar Nero, parlerà anche italiano. Il gruppo Webuild, in consorzio con le imprese Pizzarotti e Salcef, si è assicurato i lavori riferiti a un lotto di questo collegamento e per la precisione un segmento della tratta che da Cluj-Napoca raggiunge Episcopia Bihor, località a nord di Oradea, al confine tra Romania e Ungheria.
Il lotto, il numero quattro, prevede l’ammodernamento e l’elettrificazione, di fatto la ricostruzione integrale, di un tratto di 50 chilometri e vale 490 milioni di euro, cofinanziati dall’Unione Europea attraverso il programma locale che fa riferimento al Recovery plan. Al termine dei lavori di potenziamento, i treni merci potranno raggiungere la velocità massima di 120 km/h. La linea raggiungerà gli standard europei sia dal punto di vista dell’infrastruttura sia del segnalamento (Ertms).
L’intera direttrice tra Cluj-Napoca e il confine tra i due Paesi è lunga 166 chilometri e rappresenta la tratta più settentrionale della linea sovranazionale in territorio rumeno, parte integrante del corridoio europeo ad alta capacità tra l’Ungheria e la Romania. Il progetto prevede una linea veloce che si sviluppa per oltre 800 chilometri da Budapest, capitale dell’Ungheria, a Constanta (Costanza) attraverso la capitale rumena Bucarest.
L’attuale fase operativa porta a compimento un percorso avviato nel 2007 con un primo accordo congiunto tra i due Paesi per favorire la realizzazione di una linea ferroviaria ad alta capacità come estensione dell’asse Parigi-Strasburgo-Stoccarda-Vienna-Bratislava-Budapest. Lo studio di prefattibilità è stato avviato nel 2008 per arrivare all’accordo operativo del 2019.
Nel corso degli anni sono state delineate anche altre ipotesi di tracciato alternative. Nella stessa area geografica entra in gioco anche il corridoio transeuropeo Orientale/Mediterraneo Orientale che da Budapest, attraverso Arad, prosegue verso Timișoara, in pratica un itinerario posto più a sud in quanto si dirige verso la Bulgaria (Sofia) e quindi la Grecia (Atene).
La nuova relazione Ungheria-Romania non è l’unico grande progetto che interessa questa ampia regione geografica europea. Tra questi c’è un nuovo corridoio che attraversa diagonalmente tutta la regione centrale dell’Ungheria, evitando il transito dal nodo ferroviario della capitale Budapest, in modo da realizzare un collegamento merci ad alta capacità, cerniera tra l’Austria e la Slovacchia da una parte e dall’altra il Mar Nero e i Balcani fino a proiettarsi idealmente verso Asia e Turchia.
Questa nuova linea ferroviaria merci che aggira Budapest da sud è lunga poco più di 200 chilometri: partendo da Szolnok nell’Ungheria centrale raggiunge Győr, principale nodo nordoccidentale del paese magiaro e vicino al confine con Austria e Slovacchia, non lontano rispettivamente da Vienna e Bratislava. Le autorità ungheresi stimano di completare l’intera linea entro il 2030.
Piermario Curti Sacchi