Nel primo quadrimestre del 2021, le compagnie ferroviarie InRail e FuoriMuro hanno operato 353 treni in trenta destinazioni d’Italia, Slovenia e Croazia, trainando mediamente su ogni treno oltre duemila tonnellate. È il risultato di un’iniziativa avviata nel 2017 da InRail e l’anno successivo da FuoriMuro per aumentare la massa rimorchiata di ogni convoglio oltre le 1600 tonnellate, che fino ad allora erano il limite massimo.
“Sono particolarmente orgoglioso del percorso che, negli ultimi tre anni, ha portato InRail e FuoriMuro a effettuare con continuità treni con una massa media rimorchiata superiore alle duemila tonnellate, elemento distintivo di eccellenza che conferma la posizione di spicco delle nostre due imprese ferroviarie nel panorama nazionale” ha dichiarato Guido Porta, presidente e amministratore delegato delle due società.
Ciò è stato possibile grazie all’evoluzione normativa che dal 2019 ha permesso a Rete Ferroviaria Italiana di permettere il transito di convogli più pesanti a regime e senza puntuali autorizzazioni. In due anni, Rfi ha stablito i requisiti tecnici per questi treni, con la possibilità di deroghe. Queste si possono ottenere presentando precise analisi degli sforzi longitudinali del convoglio. InRail e FuoriMuro hanno attivato subito le pratiche per ottenere le deroghe.
Nel 2020 In Rail ha operato 920 pesanti )contro 590 dell’anno precedente) su 46 relazioni e FuoriMuro ne ha operati 82 su due relazioni (contro 118 del 2019).