Il 2023 appare come un anno positivo per il trasporto ferroviario tra Cina ed Europa, nonostante le difficoltà nei collegamenti causate dalla guerra in Ucraina. Secondo i dati diffusi all’inizio di dicembre 2023 da China Railway, da gennaio a novembre la compagnia ha gestito 16.145 treni che trasportavano 1,749 milioni di teu, con una crescita rispettivamente del 7% e del 19%. Già alla fine di novembre i volumi avevano superato quelli dell’intero 2022. Le cinque principali località di partenza sono Xi'an (3217 treni), Chongqing (1923 treni), Chengdu (1841 treni), Zhengzhou (1567 treni) e Changsha (788 treni ).
Poi c’è stata la crisi del Mar Rosso, che pare stia ulteriormente aumentando la domanda di trasporto ferroviario. Un primo segnale viene dall’aumento delle tariffe riferito da alcune fonti di stampa cinesi. Per esempio il nolo per spedire un container sullo Xi'an Express ha superato i 6.000 dollari e ormai gli spazi sono esauriti. Un trasporto spot da Yiwu a Duisburg o Amburgo ha già raggiunto i 6.200 dollari. Nei viaggi di ritorno i noli si pongono intorno ai 2.000 dollari.
Ma anche il trasporto ferroviario deve superare alcuni ostacoli. Il primo è lo squilibrio nei container vuoti, con una carenza sul versante cinese. Il secondo è causato dal forte maltempo che a cavallo tra il 2023 e il 2024 ha colpito con forti piogge, venti e neve l’area al confine tra Cina e il Kazakistan. Ciò provoca il raddoppio delle operazioni doganali ad Alashankou. Ma anche sul versante europeo il maltempo rallenta le operazioni di carico e scarico dei treni, con ritardi fino a cinque giorni a Duisburg e Amburgo.