La Croazia non vuole perdere il ruolo di cerniera nelle relazioni ferroviarie attraverso i Balcani. E anzi ritiene indispensabile valorizzare la propria rete proprio per mantenere un ruolo di primo piano. Rientra in questa prospettiva l’annuncio di un programma di investimenti nelle infrastrutture dove saranno spesi quattro miliardi di euro all’interno di un piano decennale di interventi.
Secondo il ministero dei Trasporti di Zagabria sono già in corso di attuazione 25 grandi progetti infrastrutturali, sedici dei quali cofinanziati con i fondi dell’Unione europea. In particolare, l’attenzione si concentra sulla direttrice che dalla capitale Zagabria conduce al porto di Rijeka (Fiume). Qui il gestore della rete HŽ Infrastruktura ha assegnato alla società Strabag l’appalto per ammodernare una tratta ferroviaria lunga 44 chilometri tra la località di Hrvatski Leskovac, posta poco più a sud-ovest di Zagabria, e lo scalo di Karlovac, importante nodo che passa a sud del confine con la Slovenia.
L’avvio dei cantieri, già programmati nel corso del 2022, è stato rinviato per difficoltà burocratiche legate alle autorizzazioni locali. I lavori valgono quasi 300 milioni di euro e prevedono l’ammodernamento del binario esistente da risanare in modo radicale e la costruzione di un secondo binario affiancato.
La nuova direttrice ferroviaria consentirà una velocità massima di 160 km/h, quindi favorevole per il traffico merci veloce, anche grazie alla soppressione dei passaggi a livello esistenti. Saranno rinnovati anche i sistemi di segnalamento e telecomunicazione. Il crono-programma iniziale prevedeva la conclusione delle opere nell’aprile 2025, ma questa data forse è da aggiornare alla luce delle difficoltà tecniche iniziali.
La modernizzazione della tratta tra Hrvatski Leskovac e Karlovac che si trova lungo il corridoio balcanico-mediterraneo della rete trans-europea dei trasporti, favorirà collegamenti più efficienti tra il porto di Rijeka e i mercati interni in Ungheria, Slovacchia e Polonia. L’obiettivo della società ferroviaria croata HŽ Cargo è quello di incrementare in un decennio la quota del trasporto merci su rotaia da 16 milioni a oltre 25 milioni di tonnellate entro il 2033.
L’estensione della rete dei corridoi europei verso i Balcani occidentali e l’integrazione di questa regione geografica nel mercato ferroviario comunitario sono al centro della revisione dei corridoi Ten-T voluta dall’Unione europea. I Balcani si apprestano quindi a diventare sempre più un ponte tra Europa e Asia. L’Unione europea ha deciso di accelerare gli investimenti in corso nella regione avviati in seguito a un piano comunitario adottato nel 2020.
Il salto di qualità sarà significativo perché si passerà da una visione a mosaico di linee ferroviarie di singoli Paesi a quella di una rete integrata. Questo significa adottare uno stesso standard tecnologico, come il sistema di segnalamento europeo Ertms, utilizzare materiale rotabile interoperabile, stessi criteri di sicurezza e manutenzione.
Piermario Curti Sacchi