Paradossalmente ci voleva l’emergenza sanitaria per dare una scossa alle ferrovie tedesche. Grazie a un pacchetto di stimoli per l’economia varato dal Governo di Berlino, le Deutsche Bahn potranno contare su fondi aggiuntivi per 500 milioni di euro per accelerare il piano di digitalizzazione della rete ferroviaria. La moderna tecnologia sostituirà i sistemi convenzionali entro il 2035, vale a dire cinque anni prima del cronoprogramma già definito. Si lavorerà a tappe forzate come prevede un piano di lavoro tra il Governo federale, le DB e l’industria di settore. Già entro il 2021 i nuovi equipaggiamenti diventeranno lo standard nella Renania Settentrionale-Westfalia, nella Renania-Palatinato, nella Turingia e in Baviera. Il vantaggio della digitalizzazione è rappresentato dall’aumento della capacità della rete a parità di estensione e dalla migliore affidabilità di tutto il sistema. Ma diventa possibile anche il monitoraggio dell’infrastruttura con l’opportunità di impostare la gestione sul principio della manutenzione predittiva, oltre a essere la base per la migrazione di tutta la rete verso lo standard europeo di segnalamento Etcs.
Il programma di digitalizzazione rientra in un piano di investimenti complessivi che nel 2021 dovrebbe raggiungere i 12,7 miliardi di euro che secondo fonti delle DB rappresenta la somma più alta impegnata in un solo anno per ammodernamenti, manutenzione ed espansione della rete. Nel corso del 2021 saranno completamente risanati 1900 km di binari e più di 2000 deviatoi. Il sistema Etcs farà la sua comparsa sulle prime sezioni del corridoio merci Reno-Alpi. La Hannover-Würzburg sarà equipaggiata con 1300 sensori digitali per monitorare tutta l’infrastruttura così da intervenire in modo tempestivo, anticipando, se possibile, eventuali malfunzionamenti o avarie. Ammodernamenti delle infrastrutture, ristrutturazioni e riqualificazione di alcuni itinerari finora ai margini, riguardano un po’ tutta la rete dalla Norimberga-Erfurt, alla Berlino-Dresda, dalla Amburgo-Berlino alla Francoforte sul Meno-Mannheim.
Tutto questo avviene nella cornice del piano decennale 2020-2029. Sulla carta il programma di investimenti delle ferrovie da 86,2 miliardi di euro appare imponente. Ma nel dibattito parlamentare che ha preceduto l'approvazione, le osservazioni critiche non sono mancate. La prima riguarda l'effettiva esigenza finanziaria necessaria per ammodernare una rete dove, per decenni, sono stati lesinati i fondi per mantenerla all'altezza di una domanda di trasporto, passeggeri e merci, sempre più in crescita. Non a caso, il piano destina le proprie risorse essenzialmente alla manutenzione straordinaria della rete. Secondo le ferrovie, l'infrastruttura è alla base per la crescita e il trasferimento modale, per tornare a essere protagonisti di primo piano anche nel trasporto merci. Deutsche Bahn punta ad aumentare del 30% la capacità dell'infrastruttura, mentre nello specifico l'obiettivo di DB Cargo è incrementare del 70% il trasporto merci, conquistando gradualmente nuove fette di mercato portando la modalità ferroviaria dal 18 al 25%.
Piermario Curti Sacchi