Prosegue, e anzi accelera, il piano di potenziamento delle ferrovie in Serbia. Nel corso del 2021 sono stati ricostruiti e ammodernati 450 chilometri di linee, nel 2022 altri 300 chilometri saranno al centro di un massiccio programma di investimenti. Il principale corridoio del paese balcanico, quello che da Budapest raggiunge Belgrado, farà un sostanziale passo in avanti nel febbraio 2022. Lungo la tratta tra Novi Sad e Belgrado, che si estende per 75 km, il 22 gennaio 2022 in una corsa di prova che segna la conclusione dei lavori, un treno ha raggiunto per la prima volta sulla rete serba i 200 km/h.
L’ammodernamento di questo itinerario è opera del gestore nazionale della rete Serbian Railways Infrastructur, ma con il sostegno economico e tecnico di capitali sia cinesi sia russi e precisamente China Communications Construction Company e Ržd International. Solo in parte la linea è stata raddoppiata e ammodernata in sede, nei punti più critici si è ricorsi alla costruzione di varianti di tracciato. L’opera principale lungo la sezione di 40 km tra Novi Sad e Stara Pazova è la variante di Čortanovci, una tratta ad alta capacità realizzata con un tracciato costituito quasi integralmente da lunghi viadotti e imponenti gallerie a doppia canna.
Ora i lavori sono concentrati nella sezione lunga 108 km a nord tra Novi Sad e Subotica verso l’Ungheria mentre l’ammodernamento della linea fino al confine ungherese di Kelebija dovrebbe essere completata nel secondo semestre del 2024. Una volta che l’intero corridoio dall’Ungheria alla capitale serba sarà ammodernato, i treni passeggeri tra Budapest e Belgrado potranno ridurre quasi a un terzo i tempi di percorrenza, ma vantaggi ci saranno anche per il traffico merci grazie alle caratteristiche delle nuove linee che non presenteranno più limitazioni al transito per capacità e sagoma.
Numerosi in Serbia gli interventi di ammodernamento su altre direttrici come quella lunga poco meno di 70 km tra Jajinci subito a sud di Belgrado e Mala Krsna che fa parte del corridoio ferroviario paneuropeo X attraverso la Serbia o la Niš-Brestovac lungo la direttrice per Preševo con la ricostruzione integrale dei ponti esistenti per elevare la capacità della linea. Ha preso il via anche un altro progetto di vasto respiro, quello della ferrovia ad alta capacità tra Belgrado e la Macedonia del Nord, e precisamente tra la capitale serba e Niš. Il primo passo è rappresentato dalla gara del valore di 40 milioni di euro per la progettazione e la costruzione di un tunnel tra Stalać e Đunis, lungo poco più di 3 km, a doppio binario e con tre gallerie di evacuazione accessibili via strada. Il secondo lotto comprenderà la costruzione di altre quattro gallerie oltre al raddoppio della linea.
Piermario Curti Sacchi