Dopo l’abbattimento dell’ultimo diaframma avvenuto nell’agosto 2022, entrano nella fase costruttiva finale i lavori del nuovo tunnel di Pekel, l’opera d’arte più significativa del corridoio ferroviario che collega il nord della Slovenia con l’Austria e che sarà completamente rinnovato e riqualificato. Il tunnel lungo poco meno di 1530 metri a doppio binario e a grande sagoma fa parte di un nuovo tracciato di 3,7 chilometri tra Počehova e Pesnica che si inserisce nell’itinerario ferroviario tra Maribor e Šentilj lungo 18 chilometri e che raggiunge la frontiera con l’Austria.
I lavori sono cofinanziati dall’Unione europea. Solo la costruzione del tunnel comporta una spesa di circa 50 milioni di euro, mentre la tratta che comprende il viadotto di Pesnica di 896 metri vale poco più di 100 milioni. L’adeguamento complessivo della ferrovia Maribor-Šentilj prevede un investimento di quasi 300 milioni di euro. I lavori nel loro complesso saranno terminati entro la fine del 2023 con l’apertura all’esercizio della linea completamente riqualificata.
La direttrice fa parte del corridoio Baltico-Adriatico di collegamento tra la capitale slovena Lubiana e l’Austria verso Graz. Qui si ricollega a quella che è conosciuta come linea ferroviaria austriaca meridionale e che comprende la ferrovia del Semmering dove è in costruzione soprattutto a servizio delle merci un tunnel di base lungo 27,3 chilometri (apertura prevista nel 2027).
Alla conclusione dei lavori, la linea tra Maribor e Šentilj potrà contare su un significativo aumento, superiore al 30% della capacità, valutata in una novantina di treni al giorno, oltre a un incremento della velocità commerciale. Si stima che la capacità di trasporto possa sfiorare dieci milioni di tonnellate di merci l’anno.
Gli investimenti lungo la linea ferroviaria tra Maribor e Šentilj rientrano in un piano d’interventi messi in atto dalle ferrovie slovene per favorire i collegamenti transfrontalieri. Nel luglio 2021 con una spesa di 140 milioni di euro cofinanziata dall’Unione europea era stato riaperto il tunnel delle Caravanche, completamente rinnovato secondo gli attuali standard tecnici e di sicurezza.
La galleria, lunga poco meno di otto chilometri, collega l’austriaca Rosenbach (frazione di Sankt Jacob im Rosental) con la slovena Jesenice ed è parte integrante dell’omonima ferrovia internazionale che consente numerosi itinerari merci. Sul lato austriaco, la linea si divide in due rami, quello occidentale è diretto a Villach, mentre quello orientale percorre la Rosental, conosciuta con il nome tedesco di Rosentalbahn, ferrovia della Rosental. Insieme al tunnel delle Caravanche sono state interamente risanate e potenziate le tratte ferroviarie di accesso.
La rete ferroviaria della Slovenia è relativamente estesa, superando di poco i 1200 chilometri, ma solo un quarto è a doppio binario e meno della metà elettrificato in corrente continua 3 kV (sistema storicamente importato dall’Italia), mentre la confinante Croazia, partendo dalle nuove linee ha convertito tutta la rete al più performante standard a 25 kV in corrente alternata. Ma in pochi anni la rete slovena dovrebbe raggiungere, almeno sugli itinerari principali, le caratteristiche proprie di una moderna ferrovia europea.
Piermario Curti Sacchi