Mentre il Governo austriaco sta ponendo sempre più restrizioni al transito dei veicoli industriali tra Italia e Germania, ha avviato una strategia per portarsi al centro del trasporto ferroviario lungo i quattro punti cardinali, con l'ambizione di raggiungere la Cina. La prima mossa è ritrovare un accesso al mare, usando lo stesso porto dell'Impero asburgico, ossia Trieste. In occasione delle celebrazioni per i trecento anni del Porto franco della città adriatica, il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Orientale Zeno D'Agostino ha firmato il 18 marzo 2019 due importanti memorandum d'intesa: uno con le società che gestiscono le infrastrutture Öbb-Infra e Rete Ferroviaria Italiana, il secondo con la compagnia ferroviaria Rail Cargo Austria. Gli accordi servono indubbiamente al porto italiano per sviluppare i traffici con l'Europa, ma anche all'Austria per accedere più facilmente a un porto che intende diventare uno dei principali terminali della Belt and Road.
In una nota, L'Asp triestina spiega che "l'accordo siglato oggi a Trieste impegna le parti a condividere una comune strategia di sviluppo finalizzato all'ottimizzazione dei processi logistici, attraverso il potenziamento della rete e il conseguente incremento di capacità dei terminal di destinazione. Concretamente i memorandum condurranno i firmatari a valutare possibili ammodernamenti, nuove opere e la rimozione di eventuali colli di bottiglia, al fine di agevolare l'attività dei vettori ferroviari". Negli ultimi anni, il trasporto su rotaia da Trieste è notevolmente cresciuto verso i mercati austriaci, ungheresi, cechi e slovacchi e nel 2018 Rail Cargo Austria ha movimentato quasi tremila treni da e per il porto giuliano che, a sua volta, prevede di potenziare la stazione di Campo Marzio e riaprire quella di Aquilinia.
L'Austria vuole diventare anche un riferimento per i trasporti ferroviari verso la Cina e a tale scopo il ministro dei Trasporti ha firmato un memorandum d'intesa con gli omologhi di Russia e Slovacchia per costruire una tratta ferroviaria dedicata alle merci tra Vienna e la città slovacca di Kosice con lo scartamento russo di 1520 mm, permettendo quindi ai convogli di arrivare senza interruzioni sino al confine cinese, portando il tempo di viaggio a quindici giorni. La ferrovia richiederà un investimento di 6,4 miliardi di euro e otto anni di lavori.
Nell'ambito dello sviluppo del trasporto merci internazionale, la ferrovia austriaca sta anche ammodernando e potenziando il parco rotabile e a marzo 2019 ha firmato un ordine con Siemens Mobility per acquistare 61 locomotori elettrici Vectron MS destinati a Rail Cargo. Queste macchine hanno potenza di 6-4 MW, che permette una velocità massima di 160 km/h, e montano il sistema di sicurezza europeo Etcs. I primi esemplari saranno consegnato a marzo 2020.
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