Nella seconda metà di febbraio 2024, le proteste degli agricoltori polacchi hanno fermato alcuni treni provenienti dall’Ucraina e in diversi casi i manifestanti hanno sversato a terra il contenuto dei carri. Un fenomeno che ha causato una reazione della compagnia ferroviaria polacca Lhs. In una lettera indirizzata agli agricoltori, la società spiega che “a causa delle continue proteste degli agricoltori e dei conseguenti blocchi illegali delle nostre stazioni e dei nostri binari, inclusa l'inaccettabile azione di porre ostacoli sul tracciato, così come la sosta o il transito sui binari senza una formazione adeguata e senza il consenso del gestore dell'infrastruttura, Pkp Linia Hutnicza Szerokotorowa desidera esprimere la sua profonda preoccupazione e la sua forte opposizione a tali azioni”.
Il testo precisa che “questi comportamenti sono completamente ingiustificati e altamente dannosi per la nostra azienda e per i nostri partner e hanno causato perdite finanziarie significative fin dal primo giorno, esponendoci alle rivendicazioni dei clienti e creandoci un grave danno di immagine. La nostra azienda chiede pertanto la cessazione immediata delle attività illegali, che danneggiano l'economia nazionale e mettono in pericolo la salute e la vita dei partecipanti all'azione e dei dipendenti di Lhs, che intraprenderà azioni legali per recuperare le perdite e proteggere i propri diritti e interessi commerciali. La protesta, unita allo scarico di rottami sui binari, è un'attività criminale che mette in pericolo la vita e la salute sia dei dipendenti della Pkp Lhs che degli stessi manifestanti”.
I rappresentanti della società sottolineano di aver subito perdite importanti, causate dal blocco di sette convogli e dal danneggiamento sia dei carri che della merce trasportata. Lhs stima danni per 1,3 milioni di pln, pari a circa 280mila euro. Gli agricoltori hanno risposto che la protesta si è svolta nei limiti della legalità ed è stata segnalata con largo anticipato ed autorizzata dalle Autorità, motivo per cui intendono rifiutare qualsiasi richiesta di risarcimento. Gli avvocati delle associazioni di contadini sono già al lavoro per confutare le accuse ricevute, dichiarando la protesta legittima e accusando le ferrovie di non aver rispettato la chiusura al traffico ferroviaria ordinata dalle Autorità.
Nella nota dei legali si legge: “Gli agricoltori hanno protestato lungo i binari e li hanno bloccati come previsto dal regolamento, quindi questo reclamo è legittimo, correttamente e legalmente denunciato. L'unico inconveniente è la mancanza di Polizia per mettere in sicurezza il tratto bloccato. Gli agricoltori non costituiscono un pericolo per il traffico ferroviario, piuttosto è la ferrovia che rappresenta una minaccia per gli agricoltori non avendo rispettato la chiusura del tratto ordinata dalle Autorità”.
Nella nota, gli agricoltori aggiungono che “abbiamo adempiuto a tutti i nostri obblighi riguardo all'organizzazione della protesta e, prima che iniziassimo la manifestazione, siamo stati assistiti da un avvocato che ha confermato che la nostra azione era legale. Consideriamo quindi la lettere di Lhs come una minaccia e la richiesta il risarcimento ci ha spaventato, pur ritenendo di trovarci dalla parte della ragione”. La società ferroviaria Lhs, che fa capo direttamente al ministero polacco delle Infrastrutture, di recente era balzata agli onori della cronaca per aver caricato diversi camion di Kiev sui propri treni, consentendo loro di eludere i blocchi istituiti al confine dai trasportatori polacchi.
Marco Martinelli