La sperimentazione è partita prendendo in prestito un treno passeggeri, ma l'obiettivo già dichiarato è estendere la tecnologia della guida autonoma ai convogli merci, in particolare quelli che manovrano nei grandi terminal. Le ferrovie russe RZD in collaborazione con Sinara, la joint venture con Siemens, hanno opportunamente attrezzato un elettrotreno della serie Lastochka (ispirato al design del tedesco Desiro) in modo da renderlo adatto alla condotta completamente automatica. La supervisione della guida può avvenire attraverso una centrale di comando e controllo dove il personale può gestire ogni fase e intervenire se necessario. L'elettrotreno così equipaggiato è stato presentato alla fine di agosto 2019 in occasione di una fiera specializzata vicino a Mosca. Oleg Belozerov, Ceo delle ferrovie russe RZD, ha affermato che in questa fase i macchinisti saranno mantenuti a bordo dei treni per supervisionare il funzionamento automatizzato. Ma la tecnologia sarà ulteriormente sviluppata in modo da prevedere l'uso di locomotori senza conducente all'interno degli scali merci.
La sperimentazione russa non è l'unica attualmente in corso. Anche altre amministrazioni ferroviarie sono impegnate in questa sfida tecnologica. In particolare, la francese SNCF ha testato un treno telecomandato sul quale si stanno valutando pregi e difetti di due diverse tecnologie di controllo a distanza, quella che utilizza la trasmissione satellitare e quella che si avvale della rete cellulare a standard 4G. La centrale di controllo ha una visione puntuale del locomotore dotato di telecamere che inviano le immagini della marcia in tempo reale consentendo agli operatori di intervenire in tutte le fasi della condotta. L'obiettivo di SNCF non è quello di utilizzare la guida autonoma sui treni di linea, ma telecomandare il locomotore nelle manovre tra le stazioni e gli impianti di manutenzione, all'interno dei depositi oppure come servizio "ultimo miglio" nei terminal raccordati dei clienti privati. Proprio per questo motivo la sperimentazione definitiva sarà avviata per prima su un convoglio merci e solo successivamente su treni passeggeri.
Anche ProRail, gestore dell'infrastruttura ferroviaria nei Paesi Bassi, insieme ad Arriva e Stadler hanno sperimentato con successo un convoglio a guida autonoma. Le ferrovie olandesi prevedono che entro il 2030 la domanda di trasporti ferroviari crescerà del 45%, soprattutto nelle merci. Per questo è stata effettuata una prova con una locomotiva modificata e strumentata sulla Betuweroute, la linea ad alta capacità specializzata solo per il traffico merci che collega il porto di Rotterdam con la Germania, linea giudicata ideale per questo tipo di tecnologia.
Ma il primo convoglio "vero" lo si deve all'Australia dove un lungo treno merci condotto da tre locomotori ha trasportato 28.000 tonnellate di minerale di ferro sui 280 km tra la miniera di Tom Price e il porto di Cape Lambert nell'Australia occidentale, monitorato da una centrale operativa posta a più di 1.500 km di distanza. L'automazione è prevista su gran parte della rete ferroviaria riservata ai trasporti minerari lunga 1.700 km dove operano 200 locomotive pesanti.
Piermario Curti Sacchi
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