Non c’è l’Italia con Trieste e neppure la Slovenia con Koper (Capodistria) o la Croazia con Rijeka (Fiume) tra i porti europei che possono essere raggiunti direttamente dai carri tramoggia con derrate alimentari provenienti dall’Ucraina. Il trasporto via ferrovia è diventato sempre più cruciale in seguito al conflitto in corso con la Russia che ha reso meno sicuri e garantiti i tradizionali transiti via mare.
Per questo motivo le ferrovie ucraine UZ hanno commissionato a DB Engineering & Consulting, società del gruppo delle ferrovie federali tedesche, uno studio per identificare i percorsi ferroviari europei compatibili per i carri tramoggia ucraini che hanno dimensioni fuori standard per la rete europea in quanto nati sulla base dello scartamento largo di tipo russo. L’obiettivo infatti è quello di evitare rotture di carico con il trasferimento tra un carro delle UZ e uno europeo, operazione sempre possibile, ma che comporta perdite di tempo e costi aggiuntivi.
Lo studio di DB Engineering & Consulting ha preso in considerazione dodici scali portuali europei, ma solo quattro sono stati individuati come idonei e quindi compatibili da raggiungere direttamente via ferrovia. Nessuno di questi si trova in Adriatico. Si tratta di due porti tedeschi, Amburgo e Rostock, di Danzica in Polonia e di Constanta (Costanza) in Romania. Queste quattro destinazioni possono essere raggiunte complessivamente da una decina di percorsi ferroviari giudicati fattibili. La mappa individuata dallo studio tedesco è però solo la base di partenza per predisporre un servizio operativo che deve essere preceduto da una serie di valutazioni tecniche sulla compatibilità con gli standard europei, le norme di sicurezza e le procedure di cambio carrello.
Rispetto ai container, i carri tramoggia possono trasportare una quantità maggiore di derrate alimentari, grano o comunque cereali nel caso specifico dell’Ucraina, e quindi vengono guardati con maggiore interesse dagli operatori, anche se la convenienza economica è legata a tutta una serie di fattori, come i tempi della movimentazione e quelli di carico e scarico. È chiaro quindi che basta modificare anche uno dei parametri e delle condizioni di trasporto per incidere sulla scelta della tipologia, tramoggia o container, e la modalità di inoltro.
Piermario Curti Sacchi