Il giorno stesso delle sue dimissioni, il 2 novembre 2015, Lo Bosco è stato interrogato dai magistrati in un incontro durato un'ora e mezza. Egli ha negato di conoscere Massimo Campione, l'imprenditore che ha confessato di avere versato le tangenti. Dopo l'interrogatorio e le dimissioni dalle due società di trasporto, i legali di Lo Bosco hanno chiesto la revoca degli arresti domiciliari, perché non ci sarebbero più le condizioni per reiterare il reato. Sempre ieri, si è dimesso il presidente di Trenitalia, Mauro Zanichelli, per motivi personali.
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