C’è una tecnologia adottata ormai da tempo sui treni passeggeri, ma che finora è rimasta praticamente esclusa dal trasporto ferroviario merci. Si tratta dei carri a scartamento variabile. I treni passeggeri della famiglia Talgo, per esempio, già dalla fine degli anni Sessanta del secolo scorso attraversano la frontiera tra Francia e Spagna semplicemente transitando a bassa velocità su un’apposita piattaforma che modifica lo scartamento delle sale montate. Questo avviene perché lo standard dei binari spagnolo sulle linee tradizionali è storicamente diverso da quello adottato nella generalità dei paesi europei, 1668 mm invece di 1435 mm.
Ragioni pratiche, economiche o di opportunità hanno sempre escluso l’utilizzo di questa tecnologia sui carri merci. Ma ora il crescente sviluppo del trasporto ferroviario, soprattutto intermodale, ha favorito quella che si preannuncia come una svolta. Adif, il gestore della rete ferroviaria spagnola, ha avviato un progetto per lo sviluppo di due impianti innovativi di cambio scartamento espressamente indicati per i carri merci insieme al materiale rotabile dedicato. Questa iniziativa rientra nel progetto Mercave finanziato al 64% dal Fondo europeo di sviluppo regionale. Un impianto pilota era già stato installato nel centro manutenzione di Adif a La Gineta a nord di Albacete: si vuole partire da questa esperienza per sviluppare un sistema più maturo e innovativo.
Il contratto di progettazione, costruzione e montaggio operativo è stato stipulato con Tria Group, società spagnola specializzata nella tecnologia dei trasporti, già impegnata nel progetto precedente. Allora era stato prodotto un carrello a scartamento variabile sperimentale, testato con successo, e successivamente autorizzato all’esercizio dall’agenzia per la sicurezza ferroviaria, ma rimasto a livello di prototipo e quindi non diffuso su vasta scala. Il nuovo contratto prevede la produzione di 150 assili con ruote di varie misure. Partirà quindi quello che viene definito un test di convalida commerciale operativa fino alla conclusione del periodo di prova previsto a giugno 2023.
Il gestore spagnolo della rete non si limita alla previsione di dotare i carri merci di sale variabili, ma grazie a finanziamenti pubblici intende proseguire gli studi di fattibilità tecnica per adottare lo scartamento variabile addirittura sulle locomotive merci, per evitare il cambio macchina nella prospettiva di una ferrovia veramente senza frontiere. Secondo Adif, la movimentazione dei treni merci al confine tra Francia e Spagna, laddove non esiste il doppio scartamento dei binari (che comunque si sta progressivamente estendendo), può richiedere fino a sei ore di manovra.
Piermario Curti Sacchi