La ferrovia fa un passo indietro, per guardare avanti. Dopo decenni in cui la scena della trazione è stata dominata dalle locomotive definite universali, vale a dire adatte in linea di massima a qualunque tipo di servizio senza distinzione tra treni passeggeri e merci, ora c’è la tendenza a tornare alle macchine specializzate. E questo fatto coinvolge soprattutto il servizio merci. Il filo conduttore di questa innovazione si chiama “sei assi”. In un panorama dominato ormai in modo quasi monotono dalle locomotive a quattro assi, questa svolta rappresenta un po’ un ritorno al passato, ovviamente con una tecnologia ben più evoluta.
L’ultimo esempio di questa svolta è rappresentato dai potentissimi diesel a sei assi acquisiti da Captrain France, la filiale merci delle ferrovie francesi. Si tratta di dodici esemplari costruiti in Spagna da Stadler Rail Valencia e classificati come 4001, evoluzione della famiglia Euro4000 che già figura nel parco macchine della filiale merci francese con 21 unità tra proprietà e noleggio. Si caratterizzano per una cassa completamente nuova e anche per un nuovo motore diesel Caterpillar da 2800 kW rispetto agli EMD della gamma precedente.
L’evoluzione della famiglia Euro4000 contraddistingue anche un altro gruppo di locomotive prodotte sempre da Stadler e disponibili in questo caso non solo nella versione a sei assi, ma anche in quella a quattro. Si tratta delle EuroDual, macchine ibride con un doppio azionamento, elettrico e diesel-elettrico, ideali quindi soprattutto nel trasporto merci dove possono percorrere tratti di linee non elettrificate, in particolare nei raccordi. Hanno una potenza di 6000 kW in modalità elettrica che si riduce a 2800 kW con la sola trazione diesel e possono essere attrezzate con Etcs L2.
Ultimamente, due di queste locomotive sono state consegnate alla controllata merci Retrack di VTG Rail Logistics, ordinate in base a un contratto di leasing a lungo termine per un massimo di quattro locomotive firmato nel 2020 con European Loc Pool. ELP, la società di leasing a servizio completo con sede in Svizzera, finora ha raggiunto con Stadler un accordo quadro per un massimo di ben cento locomotive ibride a sei assi, con ordini in opzione per altre trenta EuroDual e dieci Euro9000 da assegnare a varie imprese ferroviarie. In particolare, quest’ultima versione è certificata per viaggiare in Germania, Austria, Svizzera, Italia, Paesi Bassi e Belgio.
Il progetto messo a punto da Stadler rappresenta una svolta rispetto alle sei assi classiche, grazie a un carrello innovativo che aiuta a ridurre al minimo l'usura dell'infrastruttura, il vero handicap storico delle locomotive così configurate, nonostante la presenza di due gruppi con tre assi ciascuno. Con un ulteriore vantaggio per i treni merci, quello di garantire una buona aderenza, in particolare nella fase di avvio oltre a scaricare meglio la potenza generata dai motori in tutte le condizioni di marcia.
Piermario Curti Sacchi