La delegazione di Ferrovie dello Stato Italiane al transportlogistic di Monaco era guidata dall'amministratore delegato del gruppo, Renato Mazzoncini, che è intervenuto su molti dei temi d'attualità che riguardano la sua azienda nel settore del trasporto merci. A proposito della "guerra dei macchinisti" e delle accuse mosse da FerCargo, egli ha affermato: "Quando apriamo le assunzioni, e quelle di macchinisti sono moltissime (un migliaio circa), ovviamente possiamo rivolgerci al mercato come avviene in qualsiasi settore merceologico e credo che sarebbe grave il contrario. In concreto, quello che contestano i nostri concorrenti è che loro formano i macchinisti che poi passano ad altre società, ma su questo vorrei precisare che solo il 7-8% delle persone che stiamo assumendo arrivano già formate da altre aziende. Quindi oltre il 90% sono persone che entrano nel gruppo per essere formate e che domani potranno costituire, se saranno attrattivi anche i nostri concorrenti, un bacino di risorse anche per loro".
Mazzoncini ha anche riassunto il piano d'investimenti di Mercitalia Logistics ricordando che, secondo quanto previsto dal piano industriale 2017-2026, oltre un miliardo sarà destinato all'acquisto di locomotive e carri, 100 milioni per i terminal intermodali (potenziamento e valorizzazione impianti di Milano, Brescia e Piacenza), 100 milioni per l'information technology e sicurezza e circa 250 milioni per l'acquisizione di aziende. Lo scorso febbraio Mercitalia Rail e TX Logistik hanno avviato la procedura per acquistare, nei prossimi anni, fino a 125 nuove locomotive elettriche, per un valore di 350 milioni di euro. Le prime arriveranno dalla seconda metà del 2018. Mercitalia Rail con Cemat ha avviato l'iter per acquistare 250 nuovi carri per il trasporto di prodotti siderurgici e di semirimorchi mega (valore superiore a 20 milioni di euro).
In merito agli ultimi movimenti nell'autotrasporto con la partecipazione alla gara per aggiudicarsi un'azienda olandese di trasporto passeggeri, il numero uno delle FS Italiane ha spiegato che la strategia è quella di "replicare anche in Nord Europa il progetto avviato in Italia. Stiamo lavorando per partecipare alla gara per rilevare aziende di trasporto passeggeri urbani e metropolitani ed è Busitalia che si sta occupando di questa operazione. L'operazione non riguarda il comparto merci ma solo quello passeggeri".
Ipotesi infine di una quotazione in Borsa non solo per la divisione alta velocità ma anche per il trasporto merci nel lungo periodo: "Il mio ragionamento – ha concluso Mazzoncini - è che la quotazione dev'essere un mezzo, non un fine. Gli unici due mercati ferroviari attualmente totalmente liberalizzati in Italia sono la lunga percorrenza passeggeri (quella che noi chiamiamo Alta velocità e che dal 2020 sarà liberalizzata anche in tutta Europa) e il trasporto merci. Pertanto dal mio punto di vista questi sono due comparti che potrebbero beneficiare anche di una quotazione».
Per quanto riguarda Mercitalia Logistics, però, i tempi non saranno brevi in ogni caso perché "il trasporto merci per noi è in ristrutturazione e pertanto solo al termine di un grosso processo di rilancio si può pensare a una quotazione, qualora gli asset complessivi siano tornati solidi e produttivi. Nel caso sarebbero comunque tempi medio-lunghi".
Nicola Capuzzo
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