Il 30 ottobre 2019, alla vigilia del Forum Mercintreno 2019, FerCargo ha annunciato la costituzione della nuova associazione FerCargo Terminal, che rappresenterà i gestori dei terminal ferroviari e dei raccordi ferroviari. Il comunicato riporta i nomi dei primi associati: ARS Service, Cargo Docks, CFI Intermodal, Hupac, Lugo Terminal, Quadrante Servizi e Terminal Intermodale Nola. Queste società rappresentano dodici terminal ferroviari. La nuova realtà si aggiunge al Forum FerCargo, che è composto anche da FerCargo, FerCargo Manovra e FerCargo Rotabili.
All'inizio di ottobre, il presidente di FerCargo, Luigi Legnani, ha commentato la crescita del trasporto ferroviario delle merci del 5% rilevata dall'Ufficio Studi di Confetra nel primo semestre di quest'anno, sottolineando che tale valore "coincide con l'aumento prodotto dalle imprese ferroviarie aderenti in FerCargo; ancora una volta le stesse sono protagoniste della ripresa del comparto". Nello stesso tempo, Legnani ha ribadito quelli che l'associazione ritiene i principali punti critici del settore: carenza di macchinisti, attrezzaggio Ermts e incentivi per la manovra ferroviaria.
Riguardo ai macchinisti, Legnani sostiene che "la norma che prevede incentivi sulla formazione e assunzione, in scadenza a fine anno 2019, nella fase attuativa degli anni precedenti ha prodotto un procedimento eccessivamente burocratico e non ha utilizzato nemmeno tutte le risorse disponibili. In questo caso oltre la proroga e un incremento delle risorse per il settore, la richiesta è semplificare le procedure". Tutte le imprese di FerCargo hanno allevi in corso di formazione e la media del personale formato e assunto supera la media di 600 unità l'anno.
Sul sistema Etrms, l'associazione ritiene che "la presentazione di un piano accelerato relativo all'implementazione del sistema di attrezzaggio Ertms, da parte del GI, che per il settore delle merci non prevede nessun vantaggio in termini operativi e di circolazione, con costi per le imprese ferroviari molto elevati e tempi di realizzazione ingiustificatamente 'accelerati' visto che da pochi anni è stato implementato il costoso sistema Scmt e in altri Paesi europei hanno previsto un'agenda con tempistiche molto meno stringenti". L'intero Forum è quindi "critico riguardo alle tempistiche previste".
Sugli incentivi per l'attività di manovra ferroviaria FerCargo chiede un riordino della normativa. L'associazione ricorda che quest'attività "da troppi anni è un anello debole del comparto ferroviario merci e parte del sistema fondamentale per lo stesso". Legnani conclude che "per rendere il ferroviario merci competitivo con le altre modalità di trasporto, che detengono al momento una quota di mercato ben superiore alla media continentale e con maggiore impatto negativo sull'ambiente, occorre intervenire a sostegno di tutti i segmenti dell'intero comparto secondo una visione della mobilità moderna ed europea".
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