Con la posa della prima pietra il 15 ottobre 2021 hanno preso il via i lavori per adeguare allo standard europeo il corridoio ferroviario tra Budapest e Belgrado. I cantieri sono stati aperti nella sezione ungherese della linea, tra Soroksár, un distretto di Budapest e Kelebia, al confine con la Serbia. In Ungheria la nuova linea elettrificata a doppio binario sarà lunga 163 km, con velocità massima di 160 km/h, segnalamento a standard europeo Etcs L2, carico massimo di 22,5 tonnellate per asse e modulo binari di 740 metri, quindi adatta al transito dei treni merci senza limitazioni di peso e lunghezza.
Questo intervento è finanziato con un prestito che copre l’85% del costo totale previsto in circa due miliardi di euro da parte di China Exim Bank, istituzione statale cinese preposta a favorire gli investimenti in Paesi terzi. I lavori dovrebbero concludersi entro il 2025. Con questo intervento l’Ungheria intende accrescere il proprio ruolo di hub per il trasporto merci e la logistica ferroviaria con una visione proiettata da una parte verso l’area asiatica e dall’altra verso i porti della Grecia.
Al di là del confine ungherese sono già in corso i lavori per ammodernare i 183 km del corridoio ferroviario sul territorio serbo. La prima parte della linea, quella tra l'importante nodo ferroviario e industriale di Novi Sad e la capitale Belgrado, dovrebbe entrare in esercizio all’inizio del 2022. Per potenziare questo corridoio il governo serbo ha pianificato una prima quota di investimenti per 3,5 miliardi di euro.
Resta da adeguare la prima tratta dell’itinerario tra Ungheria e Serbia, quella che dalla cittadina ungherese di confine di Kelebia, attraverso la località serba di Subotica raggiunge Novi Sad. Qui i lavori si preannunciano piuttosto impegnativi. La tratta tra l'Ungheria e Novi Sad sarà radicalmente ammodernata e ricostruita con numerose opere d'arte. Inoltre, per potenziare il trasporto merci su ferrovia è prevista anche la realizzazione di un nuovo terminal intermodale a Batajnica, nodo ferroviario a nord-ovest di Belgrado.
Novità in campo ferroviario anche tra Bulgaria, Albania e Macedonia del Nord che hanno firmato un memorandum per completare i collegamenti mancanti e potenziare la rete tra i tre Paesi entro il 2030 con lo scopo anche di ricercare e raccogliere i finanziamenti necessari. In particolare la Bulgaria intende intervenire sulla linea tra Sofia e il confine con la Macedonia del Nord a Gyueshevo. Vasto il programma di interventi previsti in Macedonia con ammodernamenti ed elettrificazioni di linee per circa 160 km, mentre l’Albania punta a riqualificare gli itinerari tra Tirana e il porto di Durazzo e tra Durazzo e Pogradec verso la Grecia oltre a realizzare il collegamento mancante con la Macedonia.
Piermario Curti Sacchi