Anche le Ferrovie Federali tedesche Deutsche Bahn (DB), così come il gruppo Ferrovie dello Stato italiane, hanno chiuso l’esercizio 2019 con risultati record, ma meno brillanti per il settore merci. Per esempio, i passeggeri che viaggiano sui treni a lunga percorrenza, Alta velocità Ice e Intercity, hanno superato per la prima volta i 150 milioni, un valore assoluto mai raggiunto. Le vendite complessive del Gruppo DB sono ulteriormente cresciute rispetto al 2018 raggiungendo i 44,4 miliardi di euro. In apparente controtendenza, l’utile operativo è sceso del 13% su base annua a 1,8 miliardi di euro, ma è un risultato atteso a fronte di un vasto programma d’investimenti.
All’interno di questo quadro complessivamente positivo, le prestazioni di DB Cargo sono state meno soddisfacenti, con un volume di traffico che è sceso da 255,5 milioni di tonnellate nel 2018 a 232 milioni nel 2019. Se prendiamo un dato che fotografa meglio la realtà, vale a dire le tonnellate/km, queste si sono ridotte da 88.237 milioni a 85.005 milioni (valori comunque ineguagliabili in Europa). DB, a questo proposito, osserva che la domanda in settori ciclici come l’acciaio e l’automotive è in calo e che ci vorranno ancora molti sforzi per far crescere il trasporto merci su ferro. All’interno del settore merci e logistica si è distinta invece DB Schenker che nel 2019 per la terza volta consecutiva ha messo a segno un risultato significativo con un utile operativo di 538 milioni di euro.
Gli sforzi del Gruppo DB sono concentrati soprattutto sugli investimenti nell’infrastruttura per recuperare il terreno perso in anni passati. Rispetto al 2018, questi sono aumentati del 41% raggiungendo i 5,6 miliardi di euro. Deutsche Bahn ha in corso un corposo programma d’investimenti per l'ammodernamento della rete, conosciuto come LuFV III. Il piano ha una validità di dieci anni, dal 2020 al 2029. Dal punto di vista finanziario l'impegno è imponente: 86,2 miliardi di euro nel decennio. Il Governo federale partecipa con un budget di 62 miliardi, mentre DB contribuisce con 24,2 miliardi di fondi propri. Questo significa che mediamente ogni anno risulta disponibile una somma di 8,6 miliardi di euro.
Piermario Curti Sacchi