Se c’è un Paese che ha saputo ottenere e utilizzare al meglio i fondi comunitari, questo è la Spagna. E a beneficiare di una politica così attenta e avveduta sono state e lo sono tuttora soprattutto le infrastrutture ferroviarie. In pochi decenni si è passati da una ferrovia con tracciati ottocenteschi a scartamento largo, alla rete ad alta velocità più estesa in Europa e a scartamento standard. Ora l’attenzione si sposta sempre più verso i collegamenti transfrontalieri e soprattutto verso l’esigenza di creare nuove infrastrutture a servizio delle merci.
Tutto questo sarà possibile, grazie a una nuova e robusta iniezione di fondi comunitari, dai Cef (Connecting Europe Facility) a quelli previsti dal programma NextGeneration Eu. Si tratta di oltre 4,5 miliardi di euro e tra questi, la quota più significativa è rappresentata dai quasi 3 miliardi del Recovery Plan 2021-2026. Questi finanziamenti sono destinati a potenziare i due principali corridoi ferroviari che interessano la Spagna, l’Atlantico (dal Portogallo alla Germania) e il Mediterraneo (dalla Spagna all’Ungheria attraverso l’Italia).
I due corridoi rappresentano i pilastri per la promozione del trasporto merci, superando i vincoli storici legati al diverso scartamento e alle barriere tecniche che hanno sempre frenato la competitività della ferrovia. In particolare, è il corridoio Mediterraneo dove si concentra la maggior parte degli interventi e dei cantieri: per sottolineare la sua prospettiva europea l’intero progetto viene indicato con il nome di “Puerta a Europa”.
L’obiettivo più vicino nel tempo è quello di creare una direttrice senza ostacoli tra la Francia e la Catalogna fino al principale scalo portuale di Tarragona, per poi spingersi da una parte verso Saragozza e dall’altra verso Valencia. A breve saranno conclusi i lavori di una tratta breve, ma significativa, tra Martorell e Castellbisbal, interconnessione con il “Nudo de Castellbisbal” e la linea tra Barcellona e la Francia, tutti tracciati a scartamento standard. Qui viene recuperata e ristrutturata una galleria ferroviaria esistente, ma non più in servizio dall’inizio degli anni Ottanta del secolo scorso, in seguito alla costruzione di una variante.
Il tunnel viene adeguato alla sagoma più ampia, senza limiti per i trasporti intermodali e attrezzato con il doppio scartamento con la posa di una terza rotaia in modo da offrire un servizio molto flessibile in ogni circostanza. Una volta completato questo intervento, anche la galleria a doppio binario esistente a Castellbisbal sarà adeguata ai parametri di interoperabilità per il transito dei treni merci internazionali. I lavori in precedenza si sono concentrati tra le località di Sant Vicenç de Calders e Vila-seca e con la tratta già completata tra Castellbisbal e il confine francese.
Piermario Curti Sacchi