La notte del 21 febbraio 2024 è partito i primo treno della compagnia ferroviaria Gts che collega l’Adriatico col Tirreno lungo la rotta Bari-Paola-Salerno-Nola, un’alternativa alla Bari-Napoli che finora è stata usata solamente per il trasporto di passeggeri. L’obiettivo è trasferire dalla strada alla rotaia 180 veicoli industriali la settimana. Il primo convoglio ha viaggiato la notte dal capoluogo pugliese per arrivare la mattina a Nola e poi tornare in Puglia. Nella prima fase è previsto un viaggio la settimana, una frequenza che potrebbe triplicare entro la fine di giugno 2024. I prodotti prevalenti sono pomodoro, pasta, bevande ma anche siderurgia e packaging.
“La linea ferroviaria diretta Bari-Napoli è una infrastruttura obsoleta che presenta molte criticità, a partire dai limiti relativi alla sagoma dei container”, spiega Fabio Piliego, direttore commerciale di Gts. “Tali limiti impediscono infatti di far viaggiare i treni con container di capienza di 90 metri cubi, i più commerciali e per cui le aziende fanno più richiesta. Così, in attesa dell’ammodernamento e della conclusione delle opere ferroviarie, grazie a questo percorso alternativo Gts sarà in grado di soddisfare un’importante domanda tra i mercati pugliesi e quelli campani ma non solo”. L’amministratore delegato del Terminal Intermodale Nola, Lucio Punzo, aggiunge che che “la connessione con Bari rappresenta il primo collegamento ferroviario tra Nola e il sud Italia, un ulteriore passo di Tin verso l’obiettivo di diventare il terminal ferroviario di riferimento di tutto il meridione”.