Il nuovo servizio ferroviario è gestito da Inter-rail e Mercitalia Rail, che hanno ottenuto un contributo di 200mila euro dalla Regione Friuli Venezia Giulia per attivarlo. I treni caricano le bremme al porto di Monfalcone e le portano a quattro laminatoti di San Giorgio di Nogaro, ossia quelli di EVRAZ Palini e Bertoli, Marcegaglia, Metinvest Trametal e Officine Tecnosider. La sperimentazione è partita il 9 luglio con un treno di 32 carri per due dei quattro laminatoi, mentre quello che serve tutti gli impianti è arrivato il 19 luglio. Gli organizzatori del servizio prevedono che a regime svolgeranno quattro o cinque viaggi la settimana. Al servizio collaborano, oltre che Inter-rail e Mercitalia Rail, che svolgono la regia logistica e il coordinamento operativo, anche l'impresa ferroviaria InRail, le imprese di manovra ferroviaria Traction Service e Logica, la Compagnia Portuale di Monfalcone, il Consorzio Commessi Sopraccarichi e il Consorzio Portonuovo di Porto Nogaro.
"Il progetto della Regione Friuli Venezia Giulia di puntare sulla ferrovia nasce dalla constatazione che movimentare le bramme unicamente con la modalità stradale non sia più sostenibile per la collettività e per la sicurezza nella circolazione sulle strade", spiega Graziano Pizzimenti assessore regionale Infrastrutture Territorio. "Per risolvere il problema abbiamo definito un progetto che prevede due fasi operative: nella prima - di rapida attuazione, grazie al contributo in regime de minimis con il supporto dei due operatori assegnatari del bando pubblico Inter-rail e Mercitalia Rail - abbiamo avviato la fase iniziale di sperimentazione, per poi passare alla seconda fase nella quale rendere strutturale la misura di intervento grazie a contributi della Unione Europea".
Tullio Bratta, amministratore delegato d'Inter-rail precisa che "questo nuovo servizio di trasporto ferroviario, peraltro già attivato dall'ex Consorzio ZIAC nei primi anni 2000, va nella direzione della differenziazione dei flussi tra le varie modalità di trasporto, che potranno così garantire una alimentazione programmata dei semilavorati ai laminatoi salvaguardandone l'operatività. Inoltre questa soluzione di trasporto va nella direzione della sostenibilità in quanto toglierà settimanalmente minimo 130-150 camion dalla strada".
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